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venerdì, 2 marzo 2018

Concetta Giordano. Laureata in Lettere e filosofia alla Federico II, è di Frattamaggiore, candidata al collegio plurinominale alla Camera nel collegio in Campania 1 subito dopo al leader del M5S Luigi Di Maio.

Come è maturata la scelta di aderire al Movimento 5 Stelle e cosa ha pensato quando si è ritrovata seconda nel collegio plurinominale subito dopo a Luigi Di Maio?
Cominciamo subito con una domanda bellissima che mi permette di spiegare il perché del mio impegno politico. Ecco, quando anni fa, decisi per la prima volta di votare il Movimento 5 stelle, mi sentì investita di una responsabilità. Non mi bastava barrare quel simbolo, ero stanca di subire la malapolitica ed ho scelto di impegnarmi in prima persona per cambiare le cose, a partire dal mio territorio. Da lì non mi sono mai fermata, ho sempre creduto in questo progetto ma onestamente non mi sarei mai aspettata di vedere il mio nome dietro quello del candidato Premier Luigi Di Maio. Sapere di essere stata la donna più votata alla Camera, nel mio collegio, mi ha inorgoglito, ma soprattutto mi ha caricato di un’ulteriore responsabilità: quella di dover ripagare la fiducia di tanti attivisti per cui – statene certi – lavorerò instancabilmente.

In che modo ha organizzato la sua campagna elettorale e come la sta vivendo?
Siamo quasi agli sgoccioli purtroppo, e sottolineo purtroppo, perché è stata un’esperienza bellissima. Nel mio collegio plurinominale ci sono ben quaranta comuni (da girare in 30 giorni). Potrà immaginare quanto sia stata intensa, faticosa ma soprattutto appassionante. Ho avuto modo di parlare con migliaia di persone, girando nei mercati, tra le strade, sotto la pioggia (e a volte anche la neve) e nelle case. Mi permetta di ringraziare tutti coloro che hanno scelto di aprire casa loro al M5s, per parlare del programma elettorale. Ho trovato, lungo questo percorso, delle persone davvero interessate alle nostre proposte. Ma, ciò che mi ha riempito il cuore, è stata la richiesta di non mollare da parte dei molti che hanno riposto le loro speranze nel Movimento. Speranze che non tradiremo.

Qual è stata la sfida più impegnativa nel corso della sua carriera?
Innanzitutto un percorso di studi molto lungo. Basti pensare che mi sono trovata in un ordinamento (in vigore per pochissimo) che prevedeva 45 esami solo per il conseguimento della triennale. Poi ho conseguito la laurea specialistica in filologia moderna. Tolgo subito i giornalisti dall’imbarazzo di spulciare la mia carriera universitaria e ammetto di non essermi laureata in tempo. Non ci sono riuscita perché, per pagarmi gli studi e mantenermi, ho fatto ‘mille’ lavori, dal servizio civile al semplice volantinaggio, dalla promoter alla postina. Ma, tornando alla domanda, la cosa più difficile è stata dovermi separare dai miei scolari per poter sostenere la campagna elettorale.

Lei vive a Frattamaggiore, da sempre è impegnata attivamente in politica, quanto può giovare una rappresentanza di questo territorio in Parlamento?
Comincio subito col dirle che io sono orgogliosa di appartenere alla mia terra. Nel mio attivismo non ho mai tralasciato la questione territoriale, perché amo il mio territorio e so bene che, anche qualora dovessi essere eletta è qui che tornerò ed il mio impegno sarà declinato proprio per migliorare le condizioni dei luoghi che continuerò ad abitare dopo l’eventuale esperienza parlamentare. Per questo, non smetterò neanche per un secondo di continuare a costruire il percorso condiviso con tutti gli attivisti ed i portavoce del Movimento sul territorio. Loro sono davvero in prima linea e io sarò sempre al loro fianco.

Giordano, non possiamo non farle un’ultima domanda sull’inchiesta realizzata da Fanpage sui rifiuti. Cosa ne pensa?
In primis tengo a sottolineare la mia vicinanza ai giornalisti di Fanpage che vanno premiati per il loro giornalismo di inchiesta. Aggiungo che, insieme ad altri esponenti del Movimento, mi sono recata personalmente nella loro redazione per stringergli la mano. La cosa che più mi inorridisce e mi spaventa della loro inchiesta è la naturalezza con la quale, chi amministra i nostri territori è disposto a fare affari, passando sulla pelle dei propri concittadini. Spero, per questo, che venga a galla tutto il marcio che c’è sotto e chi ha sbagliato la paghi amaramente.

(Vincenzo Russo)