Via libera del Consiglio dei ministri alle nuove norme su lotta alla povertà, lavoro autonomo e cinema. “Con la legge delega approvata oggi istituiamo una misura nazionale di contrasto alla povertà, un livello essenziale delle prestazioni. E cioè un diritto”. Lo annuncia il ministro Giuliano Poletti al termine del Cdm. L’intervento è “basato sul principio dell’inclusione attiva, con un progetto personalizzato” e prevede “due binari: un sostegno al reddito e una presa in carico per far sì che la famiglia in condizione di povertà possa uscire da quella condizione”. Dunque non se ne usufruirà “in maniera stabile e permanente”. E’ prevista anche “una razionalizzazione delle prestazioni di natura assistenziale e previdenziale, escluse le prestazioni per la disabilità”. Il ministro ha sottolineato che “stiamo parlando di politiche sociali e lotta alla povertà, quindi tutti trattamenti per la disabilità sono esclusi”. Nella delega si affronterà anche “il riordino dei servizi sociali per superare la frammentarietà delle misure, secondo principi di equità ed efficacia”. L’obiettivo è quello di “costruire una infrastruttura organizzativa unitaria e una strumentazione ordinata con una governance trasparente”. Una operazione che avrà successo “se riuscirà a implementare anche le risorse delle comunità locali, non solo l’associazionismo e il volontariato ma tutti gli uffici dello Stato e periferici”.
Il governo “ha approvato tre ddl di grande importanza” a partire dal “ddl delega in materia di contrasto alla povertà che consente di costruire strumenti di contrasto in linea con il potenziamento del sistema di welfare del programma di governo”. Così il sottosegretario Claudio De Vincenti al termine del Cdm. Ok anche al ddl sul lavoro autonomo, per aumentare le tutele “per i giovani a partita Iva e per tutti gli autonomi” e che prosegue il lavoro di estensione delle tutele già avviato con il Jobs Act.
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