Conto termico 2.0, approvato il testo con i nuovi incentivi

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Conto termico 2.0, approvato <br> il testo con i nuovi incentivi

Il Conto Termico 2.0 è finalmente in dirittura d’arrivo, dopo oltre un anno di ritardo. Il nuovo decreto che dovrebbe rilanciare l’incentivo al momento sottoutilizzato per interventi di efficienza energetica e rinnovabili termiche era infatti previsto nella legge di conversione dello Sblocca Italia (Legge 164/2014) e avrebbe dovuto essere adottato entro il 31 dicembre 2014. Finalmente è arrivata l’approvazione della Conferenza Stato-Regioni. Ora manca solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Diverse le novità della versione finale rispetto alla bozza pubblicata a fine novembre ad esempio sono state introdotte maggiori semplificazioni per la PA per prenotare l’incentivo e si sono inclusi tra i beneficiari degli incentivi riservati al pubblico anche le cooperative sociali e le società di patrimonio pubblico.

Il nuovo meccanismo aggiunge, per le sole pubbliche amministrazioni, 3 nuovi interventi:

trasformazione in “edifici a energia quasi zero” (NZEB)

sostituzione dei sistemi per l’illuminazione con dispositivi efficienti

installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici degli edifici (building automation), di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore.

Come nel Conto Termico del 2012, attualmente in vigore, restano incentivabili solo per le pubbliche amministrazioni gli interventi di:

isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato

sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato

sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con caldaie a condensazione

installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione di Est-sud-est a Ovest, fissi o mobili non trasportabili.

Restano gli stessi gli interventi di piccole dimensioni incentivabili anche per i privati:

sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale, anche combinati per la produzione di acqua calda sanitaria, dotati di pompe di calore

sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti o di riscaldamento delle serre e dei fabbricati rurali con impianti dotati di generatore di calore alimentato da biomassa

l’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale, anche abbinati a sistemi di solar cooling, per la produzione di energia termica per processi produttivi o immissione in reti di teleriscaldamento o teleraffrescamento

sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore

sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con sistemi ibridi a pompa di calore.

Incentivo più generoso

L’incentivo, che nella maggior parte dei casi va a coprire il 40% dell’investimento, sale al 50% per gli interventi di isolamento termico nelle zone climatiche E/F e se l’isolamento è accompagnato dall’installazione di un nuovo impianti di climatizzazione invernale sale al 55% per entrambi gli interventi. È del 65% per la trasformazione in “edificio a energia quasi zero” e per la sostituzione dei sistemi di illuminazione con dispositivi efficienti.

Le spese per le diagnosi energetiche e la redazione dell’Attestato di prestazione energetica (APE), richiesti per la trasformazione in edificio a energia quasi zero e l’isolamento termico delle superfici opache, sono incentivabili al 100% per le Pubbliche Amministrazioni e al 50% per i privati.

Per importi fino a 5mila euro, sia per i privati che per le amministrazioni pubbliche, l’incentivo viene corrisposto in un’unica rata. L’incentivo in nessun caso può superare il 65% della spesa sostenuta.

I termini per l’erogazione dell’incentivo dalla conclusione della procedura vengono dimezzati, passando da 180 giorni a 90. CONTINUA A LEGGERE