Guidare in sicurezza. Per gli automobilisti che dovranno rinnovare la patente si profila un’importante novità: i controlli medici per stabilire l’eventuale presenza di sindrome delle apnee ostruttive del sonno, causa del pericolosissimo colpo di sonno al volante.
A partire da dicembre milioni di italiani saranno chiamati a rispettare la direttiva europea 2014/85 che impone, a ogni rinnovo del permesso di guida, la verifica sulla sintomatologia. Una “malattia” causa nel nostro Paese di moltissimi incidenti: 40mila l’anno secondo recenti studi che indicano addirittura a quota 240mila gli scontri e le uscite di strada provocate in Europa da problemi di sonnolenza diurna alla guida.
Una novità che riguarda chiunque guidi, ma che tocca in modo particolare chi lavora nel settore. Molte sono infatti le domande che si stanno ponendo i camionisti: con quali modalità avverranno gli accertamenti per l’Osas, sigla con la quale viene identificata la patologia? E come saranno gestiti gli aspetti occupazionali? In altre parole cosa avverrà dal momento in cui dovesse essere riscontrata la presenza di questa sindrome (che fa aumentare il rischio di forme di diabete mellito, ipertensione arteriosa e fibrillazione atriale e che rappresenta dunque un campanello d’allarme del quale ogni maschio, i più colpiti, intorno ai 40 anni dovrebbe preoccuparsi) fino a quello della guarigione? E c’è davvero un numero sufficiente di medici e ambulatori in grado di effettuare gli accertamenti clinici?
Secondo l’AIMAR (Associazione Scientifica Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Respiratorie) tale risultato è stato possibile grazie al lavoro realizzato negli anni scorsi dal Working Group 2 (WG) on Medico-legal implications of sleep apnea della COST Action B 26 finanziata dalla UE. Il WG2 ha raccolto e prodotto la documentazione in merito alla OSAS quale fattore di rischio indipendente di incidenti stradali e ha valorizzato le lacune normative in ambito comunitario per quanto concerne la OSAS e la patente di guida. Tali indicazioni e gli elevati valori di prevalenza della OSAS nella popolazione generale hanno convinto gli organismi comunitari competenti in materia di rilascio o rinnovo della patente che la OSAS è un problema di salute pubblica per i cittadini europei. La cosa ora, sempre secondo l’AIMAR, evidenzierà l’inadeguatezza del sistema sanitario italiano a soddisfare la necessità di fornire salute ai soggetti con OSAS. La normativa europea, una volta approvata dal Parlamento Italiano, renderà infatti obbligatori gli interventi diagnostici, terapeutici e di follow-up richiesti per il conseguimento dell’idoneità psico-fisica alla guida e in Italia, a fronte di una prevalenza stimata pari a circa due milioni di soggetti affetti da OSAS, sono solo circa 100.000 gli individui in trattamento.