Crisi Anm. Le parole del consigliere comunale di Napoli Nino Simeone
(Vincenzo Russo) – Una corsa contro il tempo servirà a scongiurare il fallimento dell’Anm, l’azienda di trasporto pubblico di Napoli, e cercare di trovare un accordo con i sindacati. Le parti, stamane, si sono incontrate con il Prefetto Carmela Pagano e continuano a discutere una nuova bozza di protocollo di intesa.
Retenews24 ha contattato il presidente della commissione Trasporti del Comune di Napoli, Nino Simeone: “Non c’è un minuto da perdere, capisco le pressioni e le tensioni dei giorni scorsi ma chiedo a tutti maggiore sensibilità, dobbiamo mettere al primo posto la questione dei lavoratori. Se salta Anm non salta de Magistris, salta l’azienda di trasporto della terza città d’Italia. Il trasporto pubblico ha avuto sempre grossi problemi, e chiedo a tutti una maggiore sensibilità. Salviamo i lavoratori e il trasporto pubblico”.
Le diverse riunioni con le organizzazioni dei lavoratori, nei giorni scorsi (6 ottobre e 9 ottobre), non hanno portato a nulla di fatto. Gli stessi, al termine di una riunione fiume la scorsa notte, hanno diffuso un comunicato: «Usb ritiene che non ci siano le condizioni per continuare ad affrontare le singole problematiche senza una visione di sistema che ponga le basi su un concreto piano industriale ed adeguate risorse da subito disponibili. Per Usb è pregiudiziale che vi sia l’apertura verso il privato e che non si abbia la certezza dell’azienda unica in ambito metropolitano con all’interno ferro, gomma e sosta».
Intanto il comune di Napoli sta cercando in tutti i modi di evitare il fallimento e, attraverso un nuovo piano industriale e il trasferimento degli immobili all’azienda per un valore di 65 milioni di euro, cercherà di rimpinguare il capitale sociale di Anm.
Il passaggio dei beni riguarda diversi immobili tra cui: il parcheggio di via Brin; il palazzo di via Giambattista Marino, dove ha sede la direzione generale di Anm, e i depositi di via Marina e di Fuorigrotta. Da Palazzo San Giacomo fanno sapere che non ci sarà nessun licenziamento, ci saranno fondi per i prepensionamenti e, soprattutto, una forte lotta agli sprechi.
Sono varie le misure che saranno messe in campo: potenziamento dell’attuale offerta di trasporto pubblico, contrasto all’evasione, organizzazione e mobilità del personale. Tra i principali punti del Piano Strategico da attuare ci sarà: la valorizzazione del trasporto su ferro, il rilancio del trasporto su gomma, la rimodulazione dell’offerta di mobilità in termini di numero di linee, la qualità degli automezzi con nuovi 50 autobus, l’ampliamento degli Anm point, il rafforzamento della controlleria sugli autobus e la rinegoziazione di tutti i contratti di fitto per edicole e negozi.
In prima linea, a difesa dei lavoratori e dell’azienda, si alza la voce del consigliere comunale Nino Simeone: “i lavoratori saranno messi sempre al primo posto. E’ vero oggi siamo ad una situazione al limite, ma sono convinto che ci sarà uno scatto di maggiore sensibilità da parte di tutti, per evitare che non si chiuda un accordo che possa compromettere tutto il lavoro che l’amministrazione ha portato avanti in questi mesi, con l’aiuto dei sindacati e degli stessi lavoratori. E’ impensabile che Anm possa fallire. Noi prevediamo un nuovo piano industriale di rilancio, lotta agli sprechi, all’evasione tariffaria, e tra qualche mese partiranno nuovi autobus, aspettiamo la conclusione dei lavori a Via Marina per mettere in strada i filobus e tram che ancora non possono uscire – continua il presidente alla Mobilità – recupereremo 5 milioni di euro all’anno alla lotta all’evasione, ai “maghi della tastiera” rispondo, che noi come amministrazione comunale, stiamo mettendo in atto una serie di iniziative per la riduzione dei costi”. Sull’esternalizzare del ramo sosta ex NapoliPark? “Non si esternalizza nulla e non c’è nell’accordo, dico solamente che la sosta è uno dei quei rami dell’azienda che devono essere valorizzati. Se lo togliessero dalla testa, non si privatizza niente” risponde Simeone.