Oltre al danno anche la beffa. Gli oltre 600 sfollati dalla case sottostanti il ponte Morandi di Genova dovranno continuare pagare il mutuo nonostante l’evacuazione forzata decisa per evitare pericoli in caso di nuovi eventuali cedimenti e in vista della demolizione completa dell’infrastruttura. È questo, infatti, quanto previsto dalla legge italiana, dal momento che il mutuo è, per definizione, la restituzione della cifra che una banca ha già consegnato a un’altra, per cui il debito va saldato. A meno che non si abbia una qualche forma di copertura assicurativa, come ha specificato al quotidiano La Repubblica Aldo Bissi, collaboratore di Ridare, portale che si occupa dei temi del risarcimento del danno e della responsabilità civile.
La spiegazione dell’esperto
“L’obbligo di restituzione – precisa Bissi – è indipendente rispetto alla perdurante esistenza del bene che si è acquistato impiegando la somma mutuata. Nel caso che ci occupa, dunque, il mutuatario rimane obbligato a provvedere al pagamento delle rate di mutuo anche nell’ipotesi di perimento totale del bene immobile”. Alcuni istituti bancari hanno reso operativa una sospensione dei pagamenti dei mutui delle famiglie sfollate di Genova per un anno. Ma è anche vero che al termine di questo periodo bisognerà tornare a pagare. La stessa Associazione bancaria italiana, ha specificato che il congelamento è inteso “fino al perdurare dello stato di emergenza”.
fonte: Fanpage