Cuperlo: “Accordo con Verdini mette a rischio Pd”

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Cuperlo: “Accordo con Verdini mette a rischio Pd”

“Andando verso il partito della nazione, Matteo Renzi mette a rischio il Pd”. Lo dice in un’intervista a Repubblica Gianni Cuperlo, leader della minoranza del Pd, che sottolinea: “Quanto sta accadendo fa riflettere. Per mesi ci è stato detto che la riforma costituzionale era altro dalla maggioranza di governo. Oggi il minimo è chiedere se siamo davanti a un cambio di natura e vocazione del Pd. Che è nato per fare le riforme e non per allearsi con Verdini”. “Intanto mi aspetto parole chiare fin dalla direzione di stasera: dove si vuole portare il Pd? Se la linea è dare per archiviato lo strappo a sinistra e la sua sostituzione con pezzi della destra che abbiamo sempre combattuto nasce un’altra cosa, e non sarebbe più il partito di molti di noi”, dice Cuperlo. “Al segretario vorrei consigliare di lasciar perdere i gufi e di non esagerare perché senza chiarezza è lui che mette a rischio il Pd”. “Renzi su alcune cose ha ragione, dai migranti al terrorismo ad alcune critiche a Bruxelles. Ma sul referendum compie un errore di fondo”, spiega. “Chi governa deve cercare di unire il Paese, non dividerlo. Soprattutto quando in gioco sono le regole della democrazia. Con la sua impostazione, qualunque sia l’esito, avremo un Paese più spaccato”. “Io mi sono battuto per una riforma diversa, più radicale, ma a comandare sono altri. L’ho votata solo perché fallire in questo tentativo produrrebbe una frattura ancora più grave tra i cittadini e le istituzioni”. Quanto alle unioni civili, aggiunge, “il testo Cirinnà è una mediazione in cui ognuno rinuncia a qualcosa nel nome dell’interesse comune”. Le nomine di Carrai e Calenda? “Sulla prima ho l’impressione di uno scivolone incredibile perché sarebbe di una gravità evidente se una società privata in capo a un professionista vicino al premier e che opera in un settore così delicato divenisse un pezzo degli apparati dello Stato. Sul nuovo ambasciatore a Bruxelles, per quanto irrituale, è una scelta legittima del governo. Mi auguro si riveli anche illuminata”. CONTINUA A LEGGERE