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Da Milano a Palermo: nelle chiese italiane 23mila musulmani

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Da Milano a Palermo: nelle chiese italiane 23mila musulmani. Come riportato su Repubblica: "L'Islam varca la soglia delle chiese italiane. Un gesto potentissimo, che giunge nell'ultima domenica di un luglio di sangue e dopo l'attentato in chiesa di Rouen. Da Milano a Roma, Firenze, Napoli, Torino, Palermo, Catania, Bari, imam e credenti musulmani - 23mila secondo Foad Aodi, presidente delle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Comai) - pregano a messa insieme ai cristiani di fede cattolica e non mancano messaggi di pace, abbracci e momenti di grande commozione. "Siamo molto grati per questa risposta pronta, tempestiva e chiara. Se continuano su questa strada si potrà creare un vero isolamento attorno a questi fanatici omicidi", commenta su Avvenire il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, da Cracovia. "Non sempre abbiamo sentito una reazione corale, ora questo invece si sta creando. E' vero che il mondo musulmano è abbastanza frammentato per motivazioni di carattere teologico, che non ci competono. Ma su questo punto fondamentale di condanna netta della barbarie si può essere tutti d'accordo. E ora mi pare che si vada in questa direzione". In serata, la replica indiretta dell'Is arriva con il nuovo numero di Dabiq, la rivista della
Cronaca
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propaganda jihadista. In copertina un miliziano con la bandiera del Califfato nero abbatte una croce sul tetto di una chiesa. Il titolo: "Rompiamo la Croce". Nelle pagine interne si ripete il mantra che ha già sedotto giovani cresciuti in Occidente, immigrati e anche richiedenti asilo trasformandoli in terroristi: "Soldati nascosti, attaccate i crociati". Le consuete parole d'odio dello Stato Islamico, per una domenica sovrastate dalla manifestazione di solidarietà pensata dalla comunità musulmana francese dopo l'uccisione di padre Jacques Hamel e accolta anche in Italia. Da Nord a Sud, la preghiera comune esalta il senso di fratellanza, ma mette in risalto anche l'importanza che tale comunione non si esaurisca in una giornata di dolore e solidarietà e si traduca in una maggiore unione tra le confessioni, necessaria a isolare e sconfiggere l'estremismo. La cui strisciante minaccia si riflette nella presenza nelle chiese anche di molti agenti di polizia, in borghese per non disturbare il rito e per non dare l'impressione di una generale messa blindata. "Grazie a tutti quegli italiani di religione islamica che indicano alle loro comunità la via del coraggio contro il fondamentalismo" scrive su Twitter il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni".