Oltre 250 arresti in tutti gli Usa, ancora tensioni e polemiche dall’Atlantico al Pacifico, mentre Obama saluta l’Europa con lo sguardo a Dallas dove sarà martedì per i funerali dei cinque agenti bianchi uccisi. Nelle ultime ore altre nove persone sono finite in manette ad Atlanta, facendo salire il bilancio complessivo del terzo giorno di contestazioni a più di 250. Intanto è stato liberato DeRay McKesson, leader del movimento “Black Lives Matter” arrestato insieme ad altre 130 persone con l’accusa di aver ostruito un’autostrada durante una protesta a Baton Rouge, Louisiana. L’attivista si è detto amareggiato per il comportamento della polizia, che continua a provocare i manifestanti per le loro proteste pacifiche. L’associazione nazionale degli avvocati intanto ha offerto assistenza legale alle persone detenute nei cortei.
Nel Paese però infuriano le polemiche. L’ex sindaco repubblicano di New York, Rudolph Giuliani, famoso per la sua linea di “tolleranza zero” contro il crimine ha gettato benzina sul fuoco, affermando che «i bambini neri hanno il 99% di possibilità» di uccidersi tra loro e il movimento “Black Lives Matter” è «intrinsecamente razzista», «anti americano», e invita ad uccidere i poliziotti. Sull’altro fronte, si moltiplicano le adesioni al movimento di protesta. Innumerevoli le star nere dello sport e dello spettacolo che sostengono le ragioni dei manifestanti: l’ultima ad aderire è stata Beyonce. “Queen B”, come è soprannominata, ha invitato i suoi fan a contattare i loro rappresentanti al Congresso. Il rapper T.I. ha marciato insieme ai manifestanti ad Atlanta, mentre i suoi colleghi Snoop Dogg e The Game si sono recati al dipartimento di polizia di Los Angeles, dove hanno parlato insieme ad altri membri della comunità ai cadetti che si stanno diplomando. Snoop ha invitato al dialogo, all’approccio con le nuove reclute prima che entrino in servizio. Tra i campioni dello sport è sceso in campo il cestista dei New York Knicks Carmelo Anthony, che su Instagram ha invitato gli atleti a «farsi avanti e farsi carico del problema» andando dai dirigenti locali, dai leader, dai parlamentari e chiedendo cambiamento.
Domani intanto Obama parteciperà insieme al vicepresidente Joe Biden e all’ex presidente George W. Bush alla cerimonia funebre per gli agenti uccisi alla Morton H. Meyerson Symphony Center. Da Madrid, il presidente Usa ha ribadito che la gente vuole «che le relazioni tra la polizia e le comunità migliorino» ma «bisogna anche rispettare la frustrazione che queste comunità sentono».