Finora ha osservato silente e paziente le mosse del primo cittadino Luigi de Magistris. Ha atteso che l’ebrezza della vittoria bis si placasse, senza cedere alle polemiche mentre Giggino spostava deciso la barra a sinistra. Ma dopo 5 anni trascorsi a tessere il paravento che ha messo al sicuro la maggioranza dai mal di pancia e dagli esodi degli arancioni (a via Verdi ma anche alla Città metropolitana) per David Lebro, capogruppo in consiglio de La Città – Campania domani (da sempre legato all’ex ministro Giuseppe Fiornoni) è arrivato il momento di “battere cassa”e di avere un posto in giunta per i moderati. Prende carta e penna e scrive direttamente al sindaco che, evidentemente, nella frenesia delle consultazioni per il rimpasto annunciato ha dimenticato di convocare i moderati. Dopo un’articolata analisi ricorda come “la vittoria dell’intera coalizione, seppur avvenuta in un contesto di grande astensione, che peserà inevitabilmente sulle prossime scelte, ha ripagato gli sforzi e i sacrifici che tutti noi, insieme, abbiamo fatto in questi anni. E l’ottimo risultato raggiunto dalla lista “La Città con de Magistris”, con le circa 13 mila e 500 preferenze e l’elezione di due consiglieri comunali, sicuramente lo testimonia”. Premessa che porta Lebro a una inevitabile conseguenza: “in vista delle prossime decisioni che prenderai in merito alla formazione della nuova giunta – scrive – ti invito a fare una riflessione approfondita su chi ti ha sostenuto e continua ancora oggi a farlo a testa alta, senza preconcetti, come “La Città”, anima cattolica e più moderata delle forze della coalizione e che attende di essere coinvolta nel progetto di governo cittadino. Perché nel rispetto delle tue prerogative è giusto garantire la presenza di ogni sensibilità e di ogni cultura politica all’interno della squadra di governo e, solo allora, la tua voce potrà dirsi rappresentativa di tutti”. In sostanza, il moderato Lebro chiede chiaramente di voler giocare tra i titolari, “di avere un rappresentante della nostra lista in Giunta”. Non c’è un nome preciso nè un’auto candidatura, “il requisito fondamentale è che sia una persona di alto profilo, capace, competente e che sappia fare squadra”. La palla ora è solo in mano al sindaco che finora ha ostentato sicurezza ma che non potrà ignorare ancora a lungo la conflittualità e le contraddizioni che serpeggiano nella nuova coalizione-