De Magistris diserta il confronto, i candidati sindaco di Napoli si incontrano al Maschio Angioino

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De Magistris diserta il confronto, i candidati sindaco di Napoli si incontrano al Maschio Angioino

Stamattina 9 maggio 2016 al Maschio Angioino di Napoi si è tenuto un incontro organizzato dalla fondazione Valenzi al quale erano stati invitati i quattro protagonisti principali, candidati alla carica di sindaco di Napoli. Presenti al dibattito sono stati Valeria Valente, Matteo Brambilla e Gianni Lettieri; l’unico a disertare il faccia faccia è stato il sindaco uscente Luigi de Magistris. Ne ha approfittato subito Valeria Valente aprendo il suo intervento puntando il dito sull’assenza dell’attuale primo cittadino uscente: “La sua assenza oggi e il mancato dibattito con gli altri candidati a sindaco è il segnale della voglia di rappresentare una minoranza della città, la condanna all’isolamento. È una scelta che ha praticato in questi anni e che ha portato a scelte politiche deleterie per Napoli.”

Lettieri analizza l’operato del sindaco uscente e delle precedenti amministrazioni: “Non servono i grandi eventi spot, ci fanno andare solo sul giornale il giorno dopo. Serve una visione strategica che vada anche oltre il mandato, è un qualcosa che non si è mai fatto poiché si pensa sempre alle elezioni successive. Napoli ha bisogno di pensare alle prossime generazioni e di progettualità che vada oltre i 5 anni”.

Poco il tempo a disposizione per i vari candidati per poter snocciolare i punti del programma elettorale, ma nei pochi minuti concessi il candidato pentastellato, Matteo Brambilla, ha posto l’accento sulla questione porto dicendo che “il programma è sull’area metropolitana di Napoli, non solo della città in sé. Lo sviluppo della città passerà per il porto e per il mare, due risorse dimenticate dall’amministrazione. Il porto è commissariato da 2 anni e per giochi politici non vengono eseguiti interventi strutturali necessari per il funzionamento dello stesso.”

” I problemi di Napoli sono gli stessi che ci sono quando entrai in Consiglio Comunale nel 1983 – segnala Marcello Taglialatela – negli ultimi 25 anni Napoli è stata immobile, non abbiamo più messo in piedi grandi opere dalla costruzione del Centro Direzionale e dalla Metropolitana. Per troppo tempo è mancata una pianificazione urbanistica, e lo si vede anche dalle condizioni attuali del porto”

 

 

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