domenica, 30 aprile 2017
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Di Marzio: “Basta rastrellatori di voti. Al Pd serve classe dirigente colta e nuova”

Boccia l’idea di un commissario solamente per la città di Napoli anche l’ex portavoce del presidente della Regione Campania Emilio di Marzio, esponente dell’area pitteliana nel Pd. Di Marzio a retenews24 analizza i nodi politici interni al Pd in vista della direzione nazionale del partito in programma venerdì 24 giugno.

Al Pd cosa serve?

Un commissariamento pieno. E lo dico con grande rispetto per i Comuni della provincia dove il risultato è stato buono. Il risultato napoletano è una questione nazionale. L’11 % è risultato dell’assenza della linea politica provinciale ma anche di un’opposizione debole. Registriamo un fallimento complessivo del Partito. Casillo ha ragione su un aspetto.

Quale?

Il commissario deve scindere il partito napoletano da quello provinciale. A Napoli serve una classe dirigente nuova, autonoma e mi lasci dire anche più colta. Il Pd deve recuperare una visione strategica della città. Non servono solo i rastrellatori di voti.

Che profilo deve avere il nuovo commissario?

Tendenzialmente esterno alle dinamiche campane. Un commissario non a mezzo servizio. E soprattutto che abbia voglia e tempo per accompagnare il rinnovamento.