Le primarie a Napoli non sono solo un’occasione per accendere il fuoco delle polemiche ma anche per ridisegnare gli equilibri di forza nel Pd. Rivedere gli assetti interni al partito alla luce della lettura dei risultati emersi dalla consultazione del 6 marzo che ha assegnato ( ricorsi permettendo) la vittoria a Valeria Valente contro Antonio Bassolino, Marco Sarracino e Antonio Marfella. Primo dato che balza agli occhi è l’indebolimento a Napoli città della componente che fa capo al presidente della commissione Sanità in Consiglio regionale Lello Topo: due grandi elettori di Topo a Napoli, Franco Verde e Massimo Costa hanno appoggiato Bassolino e non Valente. Altri due esponenti della truppa di Topo, Tommaso Nugnes e Francesco Arienzo ( consiglieri di Municipalità a Pianura) sono stati soffiati da Emilio Di Marzio, riferimento in Campania dell’europarlamentare del Pd Gianni Pittella. L’operazione Di Marzio che alle primarie appoggiava Valente ha prodotto i suoi frutti nel quartiere di Pianura dove Bassolino, dato per favorito, è stato staccato di circa 300 voti da Valente. Per un “Di Marzio” che sale, un Daniele in picchiata libera. Gianluca Daniele, consigliere regionale del Pd e leader campano della componente di Area Riformista, nelle trattative pre-primarie aveva fatto pesare, e molto, nelle stanze napoletane e romane del Pd i suoi voti, dichiarandosi pronto a scendere in campo contro Riccardo Monti ( sostenuto da Mario Casillo e Massimiliano Manfredi) e Bassolino alle primarie. Risultato finale? Nei quartieri ( Poggioreale, Vomero e Arenella) considerati il feudo elettorale di Daniele, che alla fine aveva deciso di puntare sul giovane Marco Sarracino, ha stravinto Bassolino. Nel Pd l’interrogativo è scontato. O Daniele è un bluff? O ha votato Bassolino?Equilibri che peseranno quando saranno composte le liste per le elezioni Politiche.
Di Marzio ( Pittella) strappa 2 consiglieri a Topo e fa il botto
a Pianura. Bluff Daniele added by Pasquale Napolitano on
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