Dieta vegana: ricoverato d’urgenza bambino di un anno. La dieta vegana fa i suoi martiri e manda in ospedale un bambino di un anno che pesa quanto un neonato. Succede a Milano. Il bambino è ora ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli. Una notizia sconvolgente che ha come sua vittima un bambino innocente. Allevato fin dalla nscita con dieta vegana, un bambino di soli 14 mesi è stato ricoverato d’urgenza al Fatebenefratelli di Milano per gravi problemi di salute causati dalla prolungata malnutrizione. Il bimbo, visibilmente più piccolo rispetto alla media dell’età, pesa poco più di cinque chili e presenta gravi sintomi di ipotrofia e ritardo psicomotorio.
Una malnutrizione eccessiva dovuta alla rigida dieta adottata dai genitori, questa secondo i medici dell’ospedale, la causa dello stato di salute, ridotto ai minimi termini, del piccolo milanese, tra l’altro già affetto da una grave cardiopatia congenita. Una scelta che, secondo i medici, ha portato a un deficit di calcio “quasi incompatibile” con la vita.
E’ giallo ora sulla questione, di fronte alla ferma opposizione dei genitori, che hanno rifiutato di sottoporre il figlio a ulteriori accertamenti, il Procuratore del Tribunale dei Minorenni è intervenuto d’ufficio chiedendo l’immediato ricovero del bambino. Dopo le prime cure, il piccolo è stato trasferito all’ospedale San Donato, dove al momento sembrerebbe aver risposto positivamente alle terapie e si dicono stazionarie le sue condizioni.
Purtroppo il piccolo, di cui non si fa nomi, per questioni di privacy, non è la prima vittima della dieta vegana adottata oramai da diversi genitori, ignari, a questo punto delle necessità dei propri figli. Il caso più recente è quello della bambina vegana di tre anni finita in rianimazione al Gaslini di Genova il 29 giugno scorso a causa di un grave deficit di vitamina B12.
“Rispettiamo la scelta dei genitori – commenta Luca Bernardo, primario di Pediatria al Fatebenefratelli – ma deve essere chiaro che chi sceglie questo regime alimentare deve somministrare al bambino gli integratori consigliati dal medico, in particolare calcio e ferro”.
Nel frattempo la Procura dovrà decidere il futuro del piccolo: casa famiglia o nonni materni?
