“Diritti alla meta, diritti alla felicità”, Chanel di “Gomorra” madrina del gay pride a Napoli – FOTO

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“Diritti alla meta, diritti alla felicità”, Chanel di “Gomorra” madrina del gay pride a Napoli – FOTO

E’ in corso a Napoli il Mediterranean gay pride, il primo organizzato dopo la legge sulle unione civili. Buona l’affluenza dei partecipanti radunatisi in Schermata 2016-05-28 alle 17.57.58migliaia a piazzale Tecchio e diretti verso l’area dell’ex Italsider di Bagnoli prima di concludere il tragitto nell’ex base Nato. “Diritti alla meta, diritti alla felicità”. Questo lo slogan di apertura del corteo che vede la partecipazione anche di politici e personaggi dello spettacolo. Presenti, oltre ad Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay di Napoli, il sindaco Luigi de Magistris, l’ex assessore ai Giovani Alessandra Clemente e Cristina Donadio, l’attrice che in Gomorra interpreta Chanel.

Il Mediterranean gay pride è stato organizzato nel quartiere di Fuorigrotta anche per ricordare Salvatore Piscopo, meglio conosciuto come “Simonetta”, il trans ucciso ucciso a 63 anni lo scorso 13 marzo in viale Giochi del Mediterraneo. 

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“Napoli non teme i diritti. Napoli in questi anni è stata in prima linea ed è grazie alle battaglie di Napoli che il Parlamento ha approvato una legge che è un primo passo”. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, a margine del Mediterranea gay pride.

“Noi co-organizziamo questi eventi, non c’è solo un patrocinio. Siamo stati tra i primi a prevedere il registro delle unioni di fatto, a trascrivere matrimoni tra persone dello stesso sesso contratte all’estero – ha detto – e a fare battaglie su tutti i fronti per la lotta per i diritti della comunità Lgbt. E grazie alle battaglie come quelle di Napoli che il Parlamento recentemente ha prodotto una legge che è un primo passo ma che non è soddisfacente, bisogna fare ancora tanto”.

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“Nella nostra città fondiamo la comunità del benessere sull’amore. Poi le forme sono quelle che si deve dare un ordinamento evoluto con i tempi – ha aggiunto – la Costituzione repubblicana ci consegna l’articolo tre, primo e secondo comma: l’uguaglianza dei cittadini senza alcun tipo di distinzione, ed è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli che non rendono effettiva questa uguaglianza. A Napoli lo abbiamo fatto, lo stiamo facendo e saremo sempre in prima linea e lo abbiamo dimostrato”.

“Questo Gay Pride ha un sapore diverso rispetto al passato considerato il primo piccolo passo avanti fatto con l’approvazione della Cirinnà. A Napoli sotto il nostro impulso, uno dei primi atti è stata l’istitutuzione dell’anagrafe delle unioni civili, prima, evidentemente, c’era una volontà nazionale nascosta dai governi di legittimare ogni forma di convivenza, ora anche il Parlamenteo, nonostante tutte le oppoosizioni, ne ha dovuto tenere conto”. Lo ha detto il vicesindaco metropolitano e candidata sindaco nella lista ‘Napoli in Comune a sinistra’, Elena Coccia, in occasione del gay pride di Napoli. “E’ una legge parziale che non accontenta tutti però è comunque un buon inizio. Tra l’altro credo sia un provvedimento utile non solo per le coppie omosessuali, ma anche per tutti coloro che non si sono sposati”. Ha concluso la Coccia

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