L'Unione Europea ha condannato l'Italia a pagare una somma forfettaria di 40 milioni di euro, nonché penalità semestrali di 42.800 euro per la violazione delle norme relative all'adozione di misure necessarie alla bonifica e messa in sicurezza di circa 200 discariche presenti sul territorio. La negligenza dei responsabili ha messo a rischio la salute dei cittadini e ha arrecato gravi danni all'ambiente. Delle 200 discariche sopra citate, 48 si trovano in Campania. Circa un quarto del totale. L'inchiesta della Procura della Corte dei Conti per la Campania – giunta alla fine della prima fase – ha indotto il Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli a quantificare un danno complessivo di oltre 27 milioni di euro, a carico di esponenti politici, dirigenti, funzionari della Regione e di vari Comuni interessati, procedendo alla notifica delle prime contestazioni. Nello specifico, le indagini sviluppate hanno consentito di accertare che i vertici degli Enti competenti non hanno adottato tutte le misure necessarie, sebbene la Legge fosse estremamente esplicita sull'attribuzione delle competenze e benché i progetti di bonifica fossero stati ampiamente finanziati dalla Regione Campania nel giugno del 2013, attingendo dalle risorse del POR Campania 2007/2013.
Al momento, lo Stato Italiano ha versato sui conti della Commissione europea la somma totale di 113.200.000 di euro, di cui 27.414.083,20 euro riguardanti le discariche presenti sul territorio campano.
Le somme richieste dalla Unione Europea, già peraltro anticipate dallo Stato italiano, sono attualmente in corso di recupero da parte del Ministero dell'Economia e delle Finanze, che ha avviato il procedimento di rivalsa nei confronti degli enti responsabili, individuati dal suddetto dicastero e dal Ministero dell'Ambiente nelle singole Regioni e nei Comuni.