martedì, 20 giugno 2017
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Divorzio breve e senza ricorso al giudice: bastano sei mesi e un avvocato per dirsi addio

Bastano sei mesi e un avvocato per dirsi addio tra marito e moglie. Lo hanno soprannominato “Divorzio breve” ed è una delle novità introdotte dal decreto legge di riforma (Dl 132/2014) che ha portato nell’ordinamento italiano la “negoziazione assistita “.

E’ un istituto valido non solo per chi decide di separare le strade dalla propria moglie o dal proprio marito, ma utile anche per chi ha già fatto questa scelta ottenendo divorzio o separazione. E’ infatti possibile rinegoziare e cambiare le condizioni di separazione o divorzio già fissate dal giudice rivolgendosi ad un avvocato per raggiungere una soluzione consensuale.

Non sarà dunque più necessario passare dal giudice, fino ad oggi chiamato a valutare l’irreversibilità della crisi coniugale e la sussistenza dei presupposti richiesti dalla legge.

LA PROCEDURA – Con il nuovo iter è il legale della coppia a formalizzare l’accordo raggiunto e farlo sottoscrivere alle parti mediante l’autentica delle firme.

A questo punto, entro dieci giorni – pena una sanzione da 5mila a 50mila euro – dovrà trasmettere una copia autenticata dell’accordo, con le certificazioni necessarie, all’ufficiale di stato civile del Comune in cui il matrimonio è stato iscritto o trascritto.

Dirsi addio dunque sarà più facile, ma questa procedura non potrà essere utilizzata da chiunque. Esistono infatti casi in cui il cosiddetto divorzio breve non è permesso ed è dunque necessario informarsi presso uno studio legale per verificare la possibilità di perseguire tale via. CONTINUA A LEGGERE

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