L’influenza intestinale, ovvero la definizione comune della gastroenterite virale, è un disturbo frequente in tutta la popolazione, anche se tende a colpire maggiormente i bambini, gli anziani o pazienti con un sistema immunitario compromesso. Si è già visto in un intervento quali siano le cause e i possibili rimedi naturali, ma quale dieta seguire sia per guarire che per evitare di prenderla?
Come già spiegato, l’influenza intestinale – da non confondere con la classica influenza invernale, poiché quest’ultima colpisce principalmente l’apparato respiratorio – deriva solitamente da un’infezione virale e, con meno frequenza, anche da batteri. Il contagio avviene principalmente per contatto oro-fecale, e questo spiega perché sia così diffusa tra i bambini, ma anche tramite acqua e cibi contaminati. Non a caso, è un disturbo decisamente probabile quando si è in viaggio. La diagnosi può avvenire solo grazie a un consulto medico e, non ultimo, l’assistenza di uno specialista è fondamentale anche per evitare conseguenze gravi dell’infezione. Va da sé, allora, come l’automedicazione non sia mai indicata.
In linea generale, sono due le famiglie di virus che causano i disturbi, caratterizzati per difficoltà digestive, diarrea, nausea, malessere generale e spesso anche febbre. Il primo è quello del rotovirus, il più diffuso fra i bambini, la cui infezione deriva dalla contaminazione orale con materiale fecale. Negli adulti, soprattutto in viaggio, è invece più probabile il norovirus, che può contagiare con l’acqua, i cubetti di ghiaccio, le verdure non adeguatamente lavate, carne e pesce crudi. Dall’elevato potenziale di distribuzione, può diventare epidemico e non è raro che coinvolga grandi gruppi di persone, soprattutto quando in ambienti a stretto contatto come navi, crociere, campeggi, scuole e via dicendo. Per apprendere le caratteristiche esaustive dei due agenti, oltre che consultare il precedente intervento, è sempre consigliato chiedere un parere al proprio medico.
Durante una gastroenterite virale, la digestione è solitamente difficoltosa, sia per la nausea provocata dal prosieguo della malattia che dalla funzionalità alterata dell’intestino. Il primo consiglio, perciò, è quello di provvedere sempre a un’idratazione adeguata, così da recuperare i liquidi persi con la diarrea, anche con camomilla calda per tentare di lenire i sintomi. Ovviamente, idratazione e corretta alimentazione non sono sostitutive del trattamento farmacologico stabilito dallo specialista.
In genere si prediligono cibi leggeri, facilmente assimilabili e, per quanto possibile, dall’effetto astringente. L’obiettivo non è però quello di bloccare le scariche, perché queste favoriscono l’eliminazione del virus. Di seguito, un gruppo di alimenti generalmente consentiti:
Come facile intuire, durante una gastroenterite è bene evitare tutti quegli alimenti che potrebbero irritare ulteriormente stomaco e intestino, già particolarmente provati dall’infezione. Inoltre, anche le porzioni troppo abbondanti sono da rifuggire, poiché le funzionalità digestive sono ridotte. In linea generale, si sconsiglia:
Per agevolare il processo di guarigione, infine, è altamente sconsigliato anche il fumo.
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