Esclusiva-La Procura indaga sull’appalto per le risonanze magnetiche all’Asl Napoli 1

© Riproduzione riservata
Esclusiva-La Procura indaga sull’appalto per le risonanze magnetiche all’Asl Napoli 1

L’Asl Napoli 1, la più grande d’Europa, è dotata di una sola risonanza magnetica per eseguire gli esami diagnostici. Liste d’attesa lunghissime per i pazienti e centri privati che fanno affari d’oro. Il caso ora è al vaglio della Procura di Napoli dopo la denuncia da parte del direttore generale di Soresa ( la società per la spesa sanitaria) Francesco Tancredi. Perché la Procura? E’ chiarito nella denuncia consegnata da Tancredi ai giudici. I magistrati partenopei hanno aperto un fascicolo per far luce sulla vicenda.C’è il sospetto che qualcuno abbia voluto agevolare le strutture private in danno di quelle pubbliche. Sospetti che saranno, ora, chiariti dai magistrati della Procura di Napoli.   Nel 2010, dopo le varie sollecitazioni e segnalazioni da parte dei presidi ospedalieri della Napoli1, Soresa ( determinazione  n.101 del 25 11 2010) procedeva all’aggiudicazione della gara d’appalto alla ditta Ge. Medical Systems per la fornitura in acquisto e noleggio di 7 risonanze magnetiche tra cui gli ospedali dell’Asl Napoli 1. Problemi finiti? Niente affatto. Passano mesi. Trascorrono anni, ma le risonanze non vengono mai consegnate. Motivo? L’inspiegabile comportamento da parte delle aziende sanitarie che nonostante la carenza endemica dei macchinari di alta specializzazione nelle strutture pubbliche presenti nel territorio della Regione e pur avendo richiesto le apparecchiature non avevano completato l’iter per mettere in funzione le risonanze magnetiche. In secondo luogo, Soresa aveva evidenziato l’inadempienza della Ge Medical che dopo l’aggiudicazione dell’appalto non aveva presentato nei trenta giorni successivi i progetti esecutivi. Risultato finale? L’Asl Napoli 1 resta con una sola risonanza magnetica in funzione con liste d’attesa lunghissime. Una situazione che continuerebbe a produrre indubbi vantaggi per i centri privati costretti a ricevere l’utenza destinata alle strutture pubbliche. Sul caso oltre alla magistratura, il vicepresidente della commissione Sanità del Consiglio regionale della Campania Enzo Alaia il 29 dicembre 2015 in una seduta della commissione afferma: “ Ho ribadito la necessità di intervenire subitaneamente, ad arginare un disservizio che si protrae da tempo. Si tratta di acquistare un’apparecchiatura per la risonanza magnetica, la magnetom harmony ( in uso dal 2001) che è ormai fuori garanzia di piena funzionalità e non può servire più un’utenza così allargata, quale quella del territorio cittadino, dei penitenziari e degli altri presidi ospedalieri  di San Giovanni Bosco, Loreto Mare, Ascalesi, Pellegrini, San Gennaro e Incurabili. Stiamo parlando di un polo di riferimento radiologico , quello dell’Asl Napoli 1, che – comunque – con  encomiabile dispendio di energie e risorse del personale medico e infermieristico, garantisce continuità di servizi e più di 8.000 risonanze annue. Ma non si ha la possibilità di effettuare esami sofisticati ed esaustive valutazioni diagnostiche”. 

 

potrebbero interessarti...