«Una serata magnifica, ora l'Italia è un emblema di unità». Il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ha rilasciato stamattina un'intervista a Radio Anch'io Sport in cui ha spiegato le emozioni vissute ieri sera, con gli azzurri che hanno battuto la Spagna negli ottavi di finale di Euro 2016.
«Una serata che corona - rivela Tavecchio - un percorso iniziato un paio d'anni fa. L'indicazione del commissario tecnico è stata quanto mai importante. Abbiamo individuato una persona che voleva dimostrare che la Nazionale è sempre nel cuore degli italiani. Ora la nostra squadra sta diventando un'emblema di unità. Conte con tenacia e sacrificio ha creato qualcosa di nuovo: una squadra che non gioca più all'italiana e vince».
Che cuore gli azzurri: «In Italia nei momenti difficili - spiega Tavecchio - emergono le risorse, che sono infinite. E il calcio ha una capacità di aggregazione incredibile. Il campionato italiano e il calcio italiano non deve vituperato. Abbiamo senso di patria e di orgoglio molto grande e abbiamo costruito tanto col lavoro e con serietà. E ora di finirla di definire italiani solo come gente che canta e balla. Ora avremo davanti la squadra campione del mondo, reduce da una vittoria importante. Conte studierà la tattica per fare il possibile, sperando di recuperare gli acciaccati. Ci presenteremo col solito piglio e la solita voglia. La Germania pure penserà molto a noi, non solo noi a loro. Avranno visto l'Italia ieri: abbiamo bloccato il tiki-taka spagnolo. Eravamo forti del nostro gioco».
Chiusura sul prossimo selezionatore: «Scelta Ventura affrettata? Sono stato assediato - spiega Tavecchio - da tutto e da tutti per la scelta del nuovo commissario tecnico. Il mio primo impegno e il mio primo nome è stato Ventura e su lui siamo andati avanti. È un maestro: ha insegnato a tanta gente a fare calcio. Lui servirà per creare la famosa cantera come ai tempi di Bearzot o di Vicini. I tempi della scelta comunque sono giusti».