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Formula 1

F1, Briatore: “Non si vince con i proclami”

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"Non si vincono i campionati con i proclami. E la Ferrari deve stare attenta anche al secondo posto". Flavio Briatore non risparmia critiche al Cavallino, secondo ieri con Vettel, alle spalle di Rosberg, sul circuito di Baku. "Ieri Perez era veloce, c'è la RedBull... La Mercedes ha avuto un vantaggio enorme, per fortuna Hamilton ha sbagliato a schiacciare dei bottoni, altrimenti finiva secondo e non c'era storia - sottolinea il 66enne ex team manager di Formula 1 a 'La politica nel pallone', su Gr Parlamento - Il team è una roba complicata, la Ferrari per vincere non deve più cambiare manager ma internazionalizzarsi. E' difficile che qualcuno venga a Maranello, non è un posto dove chi sta in Inghilterra sogna di vivere... Alla Ferrari suggerisco di cambiare, sono stato 20 anni in Formula 1 e le cose non succedono con i miracoli. Ci vuole creatività, inventiva e materiale umano. In Inghilterra, in 60 chilometri ci sono dieci team, Maranello è molto lontano e logisticamente paga dazio per questo". Il gap tra Mercedes e Ferrari, ribadisce Briatore, "non è cambiato dall'anno scorso. Tra le due macchine, in un circuito come quello di ieri, c'è più di un secondo. E non credo che Rosberg spingesse troppo. L'unico team che fa la storia è la Mercedes: o ne guidi una o arrivi secondo. Marchionne? E' un entusiasta e ci ha messo la faccia, cosa difficile per un presidente di un grande gruppo. Non fa mancare alcun supporto finanziario al team, ma è sempre quello di qualche anno fa. Magari si facciano meno proclami l'anno prossimo, così si vince...".