Facebook lancia Aquila, il drone che porterà internet ovunque. Come si legge sul Sole 24 ore:”Sono ormai un paio d’anni che i giganti del web lavorano a progetti innovativi per portare Internet ovunque. Del resto, l’ultimo rapporto della Banca Mondiale ha fornito dati abbastanza emblematici: 4,2 miliardi di persone al mondo sono ancora offline. Un disastro per chi fa di Internet un business. Da qui i progetti per coprire le aree più remote del pianeta con tecnologie diverse. Mongolfiere e droni in grado di portare connessione 4G nelle zone sorvolate, altrimenti difficilmente raggiungibili (per una questione soprattutto di costi) da una cablatura di banda larga.
Fra i promotori dell’Internet ovunque c’è Facebook, con il suo Ceo Mark Zuckerberg che ha sposato in pieno la missione Internet.org creando “Connectivity Lab”, un ramo d’azienda che si occupa proprio della diffusione della Rete. Il social network più importante al mondo oggi conta oltre un miliardo e mezzo di iscritti. Connettere l’altra metà del pianeta gli consentirebbe di raddoppiare questi numeri in un batter d’occhio. Un’idea troppo golosa per il gigante di Menlo Park
Nelle ultime ore, come ha riportato lo stesso Zuckerberg con un post ufficiale sul suo profilo (“The technology behind Aquila”, ndr), Facebook ha testato per la prima volta il progetto Aquila, un velivolo che funziona ad energia solare e che irradia connessione a Internet con fasci laser.
Il test, da quanto si apprende, è andato al di là di ogni aspettativa, con una durata di volo che ha triplicato le attese. Il prototipo di drone Aquila, infatti, secondo i dati forniti da Facebook è rimasto in quota per 96 minuti e ha raccolto dati utili a Facebook per migliorare i progetti su cui sta lavorando. Alla quota di crociera di 2.150 piedi, Aquila ha consumato 2mila watt di potenza. Quanto un comune asciugacapelli o un forno a microonde, per intenderci.
Il drone – che ha un’apertura alare simile a quella di un Boeing 737 ma pesa infinitamente meno (solo 453 chili) grazie a una struttura in fibra di carbonio – è progettato per volare sino a 3 mesi senza sosta, grazie allo scarso consumo energetico. Il velivolo è pensato per volare a una quota che oscilla tra i 60mila e i 90mila piedi e con un consumo medio di 5mila watt. «Per utilizzare la quantità minima di energia – ha spiegato Zuckerberg – Aquila deve andare più lentamente possibile. A quote più elevate, dove l’aria è più sottile, saremo in grado di andare un po’ più veloci, raggiungendo circa i 130 km orari». Dall’altezza di crociera, ogni drone – secondo gli studi degli ingegneri di Facebook – potrà fornire connessioni a internet sulla terraferma in un’area dal diametro di quasi 100 chilometri e con una precisione millimetrica.
Nel suo post su Facebook, Zuckerberg ha puntato molto sull’assenza di un pilota umano a bordo dell’aereo: «Aquila è un velivolo autosufficiente – ha scritto – e si basa su un equipaggio di terra fatto da una dozzina di ingegneri, piloti e tecnici che dirigono e controllano l’aereo attraverso il software che permette loro di determinare altitudine e velocità, dando indicazioni in base a percorsi basati su GPS. Decollo e atterraggio sono automatici. Nessun pilota umano può atterrare in un luogo preciso. Un software, invece, può farlo»”.