«Sono orgoglioso del lavoro fatto in questi 5 anni, non ho lesinato nessuna energia per questa città. Ringrazio tutti i torinesi con cui ho potuto condividere 5 anni di mandato da sindaco. Ringrazio sia quelli che mi hanno sostenuto sia quelli che non lo hanno fatto». Piero Fassino, ormai ex sindaco di Torino, esordisce così nella conferenza stampa presso il comitato elettorale di via Pavia. L'esponente dem ha ringraziato tutti i suoi collaboratori e i dipendenti comunali aggiungendo che il lavoro fatto «va rispettato». L'ex primo cittadino ha paura di ciò che potrebbe accadere alla sua città e sul suo ruolo è stato chiaro: non vuole incarichi di risarcimento. «Nelle prossime ore fisserò con la Appendino un incontro per il passaggio di consegne. Da opposizione contrasteremo una linea di soli 'no'. La nostra sarà l'opposizione di una linea che ha cultura di governo. Contesteremo tutto ciò che rischia di danneggiare la città. Le consegno una Torino in piedi, dinamica e forte, non la Calcutta che lei ha descritto in campagna elettorale. Una città che in questi anni duri e difficili è stata governatam una città con 600 milioni di debito in meno, con servizi di welfare non toccati, molti cantieri aperti che ora andrà a inaugurare ma che sono stati deliberati dalla nostra giunta, una città che con la cultura si è aperta al mondo e ha raccolto e continua a raccogliere riconoscimenti nazionali e internazionali a testimonianza della sua vitalità».
Poi le parole su quello che sarà il suo ruolo all'interno della minoranza: «Io penso che sia bene che il capogruppo sia uno dei consiglieri che è stato eletto. Io resterò in consiglio comunale e darò il mio contributo. Ho sempre fatto politica per passione e continuerò a farlo. Non cercherò incarichi di risarcimento».