Spossatezza, mal di testa frequenti, malori, mancanza di speranza, depressione. Secondo gli esperti dell’occulto questi potrebbero essere anche sintomi di malefici o di energie negative che sono state create contro il soggetto da colpire. Ma oltre i sintomi fisici ci sono degli oggetti che potrebbero indicare se si è stati vittime di fatture o malocchi. Questi oggetti si chiamano AGGLOMERAMENTI MALEFICI e vengono anche detti COAGULI MAGICI, e li possiamo identificare con quei segni patognomonici (sintomi caratteristici) che si riscontrano in presenza di un maleficio.
Gli Agglomeramenti Malefici li ritroviamo il più delle volte all’interno dei materassi, dei cuscini, delle poltrone, degli abiti… Sono fatti dei materiali più diversi e si pensa che tali materiali siano indicativi del tipo di Maleficio che è stato posto in essere. Si tratta il più delle volte di grovigli di capelli, di corone di peli intrecciate, di fiocchi di lana, di spilli, chiodi, bastoncini a forma di croce, ossi, piccoli animali disseccati, e, a volte, persino di animali vivi…
Ci dice il demonologo padre Moreno Fiori a questo riguardo:
Teologi e studiosi di area cattolica, ritengono che la misteriosa formazione degli Agglomeramenti Malefici si debba per lo più attribuire ad un diretto intervento del demonio; inoltre, alcuni esorcisti cattolici, in base alla loro lunga esperienza, sono del parere che tali Agglomeramenti Malefici, così come gli oggetti fatturati apertamente recapitati, influiscano realmente sulla sfera biopsichica delle malcapitate vittime”
Leggiamo anche da padre Gabriele Amorth:
Non si tratta di cose che vengono inserite manualmente all’interno dei materassi, ma per via malefica. Il caso di chiodi arrugginiti è frequente. Spesso sono pezzi di ferro intrecciato. A volte hanno forme di animali. Molte volte si trovano grossi grumi di sangue appallottolati. Pezzi o oggetti di plastica. Le esperienze di tanti esorcisti raccontano anche di animali vivi. Una volta è capitato anche a me di trovare un serpente nel materasso di una persona che stavo esorcizzando da qualche tempo e che aveva frequenti disturbi notturni. Nessuno di noi era obiettivamente in grado di dire come potesse essere finito lì dentro ed essersi conservato vivo”