Una storia già vista, un copione già scritto. Il futuro societario della Ferrari potrebbe seguire la strada già percorsa dalla Fiat e portare il cavallino rampante all’estero. Così come Fiat Chrysler ha scelto Amsterdam come sede legale per sfruttare i benefici sulla governance e Londra come sede amministrativa per sfruttare un regime fiscale più vantaggioso anche la Ferrari potrebbe abbandonare l’Italia.

L’ipotesi era già stata indirettamente confermata dal presidente di Fca, John Elkann, che aveva parlato delle probabilità di introdurre il voto multiplo anche nel gruppo del Cavallino rampante.

Questo permetterebbe a Exor, futuro primo azionista, di blindare il controllo, ma anche un probabile «trasloco» ad Amsterdam della base legale.

Ora è l’agenzia di stampa Bloomberg a rilanciare l’ipotesi (che comunque non trova ancora conferme ufficiali) ponendo l’accento soprattutto sull’eventuale spostamento della sede fiscale in quel di Londra. Elkann, dieci giorni fa, aveva genericamente parlato di «tante, diverse ipotesi»precisando però che «è tutto ancora prematuro».

Bloomberg comunque spiega che anche se dovessero rivelarsi realistici entrambi gli scenari di trasferimento «non ci sarebbe alcun impatto» sulle attività di Maranello.
Tuttavia la Ferrari, oltre che una delle aziende più importanti del nostro Paese, è anche, con il suo reparto corse una passione per milioni di tifosi che potrebbero non apprezzare una fuga dall’Italia della scuderia in rosso.