Il fondo di garanzia per i mutui prima casa è stato istituito nel 2014 con l’approvazione della legge di stabilità dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. L’obiettivo primario è quello di voler garantire maggiori possibilità alle famiglie italiane per accedere ai crediti necessari per l’acquisto della prima abitazione. Nello specifico si impegna a fornire un supporto economico anche per le ristrutturazioni e per i lavori di miglioramento energetico. L’importo di base che la legge ha stabilito di poter impegnare nel fondo di garanzia, utile a fornire assistenza economica per i finanziamenti, è pari a 650 milioni di euro.
Si tratta della dotazione di partenza che prevede però l’integrazione di contributi regionali e di somme provenienti da altri enti e organismi, sia pubblici che privati. La somma totale raggiungerebbe quindi quota 20 miliardi di euro. Un importo notevole che si impegna fortemente ad aiutare tutte le famiglie in difficoltà. Chi può accedere a questo supporto? Sono escluse dal fondo di garanzia per i mutui prima casa tutte le persone che ne hanno già una di proprietà utilizzata come abitazione. Anche chi decide di acquistare la prima casa in comunione con un’altra persona non può accedere al fondo. Lo stesso vale per chi ne eredita una a uso gratuito per successione in seguito al decesso di un familiare.
Quali sono invece le caratteristiche dell’immobile? Deve assolutamente trovarsi in territorio nazionale e non può rientrare nelle categorie catastali A1, A8 e A9: non deve essere considerato di lusso. Chi può concedere il mutuo? Gli organi autorizzati sono le banche o gli intermediari finanziari che hanno accettato le condizioni presenti nel protocollo d’intesa, stipulato in data 8 ottobre 2014 dal Ministero dell’Economia. L’importo massimo che può essere concesso dal fondo di garanzia per i mutui prima casa è di 250 mila euro.
A seconda delle condizioni economiche del richiedente, chi concede il mutuo può inoltre stabilire che il tasso effettivo globale (TEG), non superi quello globale medio (TEGM). Questa particolare agevolazione è rivolta a chi al momento della sottoscrizione non ha raggiunto i 35 anni di età e che dimostri di avere un lavoro atipico e discontinuo. Oppure che abbia un nucleo famigliare mono genitoriale con a carico figli minori. Per presentare la domanda occorre controllare di avere tutti i requisiti necessari e compilare il modulo fornito dalla banca o dall’ente finanziario, reperibile anche sul sito del ministero nella sezione relativa al fondo di garanzia.