domenica, 30 aprile 2017
BASSOLINO E D'ALEMA

Fuoco di D’Alema sul caso Bassolino: “Un Pd oltre
la normale stupidità”

Torna alla carica, Massimo D’Alema, e lo fa ovviamente contro Renzi, storico nemico numero uno. L’occasione è una lunga intervista ad Aldo Cazzullo, pubblicata sul Corriere della sera di oggi, undici marzo. «Sta crescendo un enorme malessere alla sinistra del Pd – dice l’ex presidente del Consiglio – che si traduce in astensionismo, disaffezione, nuove liste, nuovi gruppi. Si tratta di un problema politico e non di un complotto».

«Molti elettori ci stanno abbandonando – continua nell’intervista al Corriere della sera -. Compresi quelli che ci avevano votato alle Europee, nella speranza che Renzi avrebbe rinnovato la vecchia politica: ora vedono un gruppo di persone che ha preso il controllo del Paese, alleandosi con la vecchia classe politica della destra. Non so quanto resteranno in stato di abbandono. Nessuno può escludere che, alla fine, qualcuno riesca a trasformare questo malessere in un nuovo partito».

«Una volta lacerato il centrosinistra – dice ancora, prevedendo una sconfitta di Renzi -, non viene il partito della Nazione; viene il populista Grillo. O viene la destra. Perché il ceto politico berlusconiano che oggi si riunisce attorno a Renzi non gli porterà i voti di Berlusconi. La destra è confusa, ma esiste, e una volta riorganizzata voterà per i suoi candidati. Renzi sposterà voti marginali, non paragonabili a quelli che perde. Di questo bisogna discutere, anziché insultare la gente. La vera sfida è come si ricostruisce il centrosinistra».

Poi le bordate sul caso Roma e su quello napoletano.

“Non so cosa farà Bray- dice su Roma -. Certo non ho il minimo dubbio che la sua candidatura sarebbe quella di maggior prestigio per la Capitale.  A Napoli nelle aree di voto d’opinione, Bassolino è nettamente avanti. In altre zone è sotto di tremila voti: a proposito di capibastone e di truppe cammellate, come le chiamano i nostri cosiddetti leader. Bassolino denuncia un mercimonio. Produce video che lo provano. E il presidente del partito, con il vicesegretario, rispondono che il ricorso è respinto perché in ritardo? Ma qui siamo oltre l’arroganza. Siamo alla stupidità».

“Il punto vero – è la conclusione del ragionamento di D’Alema – è che il Pd non ce la fa più a tenere insieme il campo di forze del centrosinistra. E dubito che riuscirà a compensare le masse di voti perse a sinistra alleandosi con il mondo berlusconiano… Renzi ha reciso una parte fondamentale delle radici del Pd. Ha soffocato lo spirito dell’Ulivo: del resto non ha mai nascosto il suo disprezzo per l’esperienza di governo del centrosinistra, che anzi è bersaglio costante della sua polemica». CONTINUA A LEGGERE