venerdì, 2 giugno 2017
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Il Garante della privacy indaga su WhatsApp per la nuova politica di condivisione dati con Facebook

Il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato un’istruttoria su WhatsApp, la più nota app di messaggistica per smartphone e tablet, dopo le modifiche alla policy fatta a fine agosto. La nuova politica prevede infatti la messa a disposizione di Facebook di alcune informazioni riguardanti gli account dei singoli utenti di WhatsApp, anche per finalità di marketing. Il Garante ha quindi invitato le due società, entrambe facenti capo a Mark Zuckerberg, di fornire gli elementi utili per valutare eventuali violazioni e sanzioni.

LE RICHIESTE DEL GARANTE – In particolare, come riporta TgCom24, il Garante ha chiesto alle due società di illustrare “la tipologia di dati che WhatsApp intende mettere a disposizione di Facebook”; le modalità per “la acquisizione del consenso da parte degli utenti alla comunicazione dei dati”; le misure per assicurare “l’esercizio dei diritti riconosciuti dalla normativa italiana sulla privacy, considerato che dall’avviso inviato sui singoli device la revoca del consenso e il diritto di opposizione sembrano poter essere esercitati in un arco di tempo limitato”.

Anche il presidente dell’Autorità italiana Antonello Soro ha definito “preoccupante” la nuova policy adottata da Facebook e WhatsApp. Infatti, secondo Soro, “Il flusso massiccio di dati non riguarda solo gli utenti delle due piattaforme, ma si estende anche a chi non è iscritto: i suoi dati vengono comunicati per il semplice fatto di trovarsi in una rubrica telefonica di un utente di WhatsApp”

LA REAZIONE DI WHATSAPP – Tramite un portavoce, la società ha fatto sapere che “WhatsApp è conforme alla legge sulla protezione dei dati dell’Ue. Lavoreremo con il Garante della Privacy italiano nel tentativo di rispondere alle sue domande e di risolvere eventuali problemi”.

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