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Cronaca

Germania, paura sul treno in corsa, afgano ferisce 3 persone

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Germania, paura sul treno in corsa, afgano ferisce 3 persone. Non si arresta la guerra in nome di Allah. Stando a delle prime dichiarazioni anche quest’ultimo episodio ne porterebbe il segno. E’ accaduto ieri,  un ragazzo di soli 17 anni è salito su un treno locale verso Wurzburg, nella Germania del sud, armato di ascia, coltelli, oggetti appuntiti, e ha cominciato a colpire. L’identità dell’aggressore è stata rivelata dal ministro degli Interni bavarese, Joachim Herrmann, si tratta di un diciassettenne afgano. Arrivato in Germania come minore non accompagnato. Secondo il ministero dell’Interno bavarese, l’assalitore ha urlato “Allah akbar”, ovvero Dio è grande. Il giovane, che sarebbe arrivato in Germania senza i genitori, ha vissuto per un certo periodo nella zona di Wuerzburg. Recentemente era stato affidato ad una famiglia. Le autorità non sanno se abbia un passato da islamico radicale, ma sono in corso ulteriori indagini.
Il ragazzo ha ferito gravemente tre persone, riferisce la polizia, un quarto passeggero è stato preso di striscio. Gli altri 14 che erano a bordo sono illesi. Il treno era in viaggio verso Wurzburg. L’azione dell’aggressore è iniziata intorno alle 22:10. I media tedeschi tra cui la Dpa affermano che l’uomo sia stato ucciso dalla polizia mentre tentava di scappare. Ma la polizia non conferma. Sul posto, a Heidingsfeld, agenti, ambulanze e un elicottero arrivato nel quartiere della città di Wurzburg, dove si trova il più importante centro di accoglienza profughi della Baviera. ll treno era partito da Treuchtlingen verso Wurzburg, per il momento la linea ferroviaria tra Wurzburg-Heidingsfeld e Ochsenfurt è stata chiusa. Ma non è un caso isolato. Pochi mesi fa, il 10 maggio, alla stazione di Grafing sulla linea S4, il serpentone rosso che porta a Monaco, alle 5 di mattina, un uomo, Paul H., 27 anni, aveva aggredito quattro passeggeri a colpi di lama, uccidendone uno e ferendone altri tre. Era affetto da disturbi mentali,  tossicodipendente, e anche lui aveva messo in pratica il suo piano di morte gridando “Allah akbar”.