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Cronaca

Giachetti: «Sono stanco delle balle della Raggi»

Il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti durante la presentazione del libro "Il Parlamento: biografia non autorizzata" di Giovanni Innamorati, Roma, 17 giugno 2015.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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«Virginia Raggi continua a raccontare balle, comincio ad essere davvero stanco». Si alzano i toni della camagna elettorale per il secondo turno delle Amministrative al Comune di Roma e il candidato del Partito Democratico, Roberto Giachetti, non le manda a dire alla sua rivale del Movimento Cinque Stelle, in un piccatissimo post pubblicato sul suo profilo facebook. «Capisco la paura con l'avvicinarsi del ballottaggio – prosegue nella sua invettiva il candidato del centrosinistra - e capisco che ciascuno ha il suo stile ma non e' possibile continuare a inquinare il dibattito con le bugie. Non ho mai detto, mai, che vorrei privatizzare l'Atac. Tutt'altro: voglio un'Atac forte, pubblica, risanata e in grado finalmente di fornire un servizio dignitoso ai romani. Un servizio all'altezza di

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quello che Atac ci costa e delle tasse che i romani pagano, all'altezza di una capitale europea». Giachetti continua poi la sua analisi, guardando alle differenze tra sé e la sua rivale: «La differenza tra me e lei, in questo caso una differenza reale, e' che io sostengo la coraggiosa opera di pulizia e risanamento che il nuovo direttore generale Rettighieri sta portando avanti. Ho detto che lo avrei accompagnato a portare i faldoni in procura mentre lei su questo non apre bocca. Io sto con i lavoratori per bene, con gli autisti e i macchinisti che portano avanti il servizio nonostante tutto, lei incassa felice il sostegno della Quintavalle, leader degli scioperi selvaggi che paralizzano la citta' e rovinano la vita dei romani. I fatti sono piu' forti delle bugie. Ed e' su quelli che iromani sceglieranno, malgrado lei».

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