Emergono nuovi particolari agghiaccianti sul duplice omicidio di Firenze. Mirco Alessi, il 42enne che si è consegnato ai carabinieri, durante la fuga pare abbia strappato di mano a una passante il cellulare per chiamare il 112. La chiamata non è partita, ma la testimone racconta di aver sentito l’uomo parlare e chiedere ai carabinieri se erano contenti delle “due sorprese” che aveva lasciato nell’appartamento di via Fiume. Il riferimento, chiaramente era ai copri delle due vittime, un transessuale 45enne e una giovane di 27 anni.
Secondo quanto ricostruito, dopo il duplice omicidio Alessi è tornato nella sua abitazione di via Palazzuolo per cambiarsi i vestiti sporchi del sangue delle vittime, poi è fuggito con la sua auto, una Citroen C1 rossa. Si è diretto verso Santa Croce sull’Arno, dove ha messo fuori uso l’impianto satellitare della vettura per non essere localizzato. Per tutto il tempo della fuga, nel corso della quale ha anche ritirato denaro a un bancomat, ha effettuato chiamate deliranti al 112, sfidando i carabinieri e sottolineando la sua abilità nella fuga. Arrivato in un paese dell’entroterra livornese ha sostituito le targhe della sua auto con quelle rubate a una vettura in sosta. Poi è arrivato a Cecina, dove ha strappato il telefono alla passante e ha cercato di chiamare il 112 parlando delle due “sorprese” lasciate a Firenze. In tarda serata ha raggiunto Monticiano (Siena), dove ha nuovamente contattato i carabinieri, che lo hanno localizzato e arrestato mentre era nella sua auto, ferma all’interno del paese.