“Troppa palestra – il culturismo in particolare – così come l’atletica leggera, l’equitazione e il ciclismo praticati a livello professionale fanno male alla sfera sessuale. Maschile e femminile. E a tutte le età”. E’ quanto è emerso questa mattina in conferenza stampa a Roma, in occasione della presentazione del congresso nazionale di urologia “Dalla terapia della malattia alla terapia del paziente”, che inizierà domani a Roma. “Nell’uomo l’uso della bicicletta determina una compressione della zona perineale che provoca un mancato afflusso di sangue, e di conseguenza la perdita di elasticità”, spiega Francesco Sasso, specialista in Urologia e Andrologia all’università Cattolica Sacro Cuore – Gemelli di Roma, anticipando uno dei temi che verranno trattati al congresso. “L’esercizio fisico ben condotto invece migliora la salute sessuale. Il movimento abbassa il rischio di impotenza e quello di tutte le patologie che la provocano”, precisa Sasso, preoccupato anche, e soprattutto, dalla scarsa cura per l’igiene intima da parte dei più giovani, in particolare uomini.
“E’ ormai consolidato come molte malattie sessualmente trasmesse (Mts) siano strettamente legate alla scarsa o nulla igiene intima, prima e dopo un rapporto. Sono in aumento i casi di infezione da clamidia negli over19. In Italia – sottolinea Sasso – gli ultimi dati (fonte Epicentro) parlano dell’8,4% su un campione di 93.400 ragazzi analizzati, con una incidenza maggiore al Nord rispetto alle regioni del Sud. La clamidia non solo non dà sintomi, ma se non curata per tempo causa infertilità. Numerosi studi confermano che l’infezione da papilloma virus (HPV) come nella donna, anche nel maschio determini lo sviluppo di un tumore del pene e un’igiene accurata possa invece ridurre l’infezione. Occorre educare i bambini a lavarsi correttamente, prima che la loro vita sessuale abbia inizio”.