Che la Lega Pro stia subendo modifiche un anno dopo l'altro è un dato di fatto. Adesso, però, c'è bisogno di «un'inversione di rotta». Sono le parole usate da Gabriele Gravina, presidente della terza serie intervenuto al convegno “Il calcio, un sogno da coltivare, una realtà da difendere”. Il numero uno della Lega Pro afferma che «l'obiettivo per la prossima stagione è quello di creare un equilibrio di valori e di sostenibilità. Il calcio ha mostrato un'evoluzione straordinaria negli ultimi anni, passando da una dimensione associazionistica a una aziendalista. E questo grazie a un forte impatto economico. Ma adesso si avvertono esigenze di radicale cambiamento e rinnovamento, e la riscoperta di valori culturali». L'incontro di Firenze è servito a portare avanti un'idea di sport che per ora – a tratti – risulta essere ancora una chimera. I valori di una volta sono stati seppelliti e ora rinasce il bisogno di farli riemergere: «Sogno e integrità sono le due componenti da coniugare per il bene del nostro calcio - ha proseguito - In Lega abbiano tantissimi presidenti che sono incorsi in vicissitudine non solo di ordine economico-finanziario ma anche penale. Ecco perché accanto alla realtà sognatrice dello sportivo è fondamentale che si riscontri la ricerca di un pragmatismo manageriale».
Il presidente ha poi affrontato il tema riguardante il ritorno a sessante squadre a partire dalla prossima stagione: «La battaglia è vinta, adesso speriamo di arrivare a quel numero: c'è fermento, rimango molto ottimista». Sì, ora non resta che aspettare i prossimi sviluppi in merito, sperando che il format diventi definitivo e che non venga stravolto nei prossimi anni.