“Come è noto, il ritardo dell’iter procedurale relativo a quelle opere necessarie per risollevare le sorti dell’intero scalo – ha proseguito il Sindaco – sta producendo un costante allontanamento dei traffici commerciali ed un danno economico crescente, soprattutto, per la nostra Città. Il prossimo 15 marzo ricorrerà il poco invidiabile anniversario del terzo anno consecutivo del commissariamento del Porto. Questa incertezza alimenta un inesorabile declino che avrà, inevitabilmente, delle conseguenze drammatiche per il livello occupazionale, aggravando una situazione – sul versante posti di lavoro – già messa a dura prova con il ricorso allo strumento degli ammortizzatori sociali, giunti ormai – per alcune aziende – alla scadenza”. Il sindaco de Magistris ha poi ricordato che “lo scorso 3 marzo si è tenuto, a Palazzo San Giacomo – su richiesta dei sindacati del settore trasporti aderenti a CGIL, CISL e UIL – un incontro per discutere di tale preoccupante scenario che riguarda il nostro scalo portuale e l’assenza di interventi concreti tesi alla salvaguardia del lavoro. Seguo con la massima attenzione la vicenda e manifesto, ripeto, la mia viva preoccupazione per le gravi implicazioni, anche di ordine pubblico, derivanti dalla permanenza dello stato di crisi del Porto di Napoli, che rappresenta una delle principali economie della nostra città. A tal proposito – conclude de Magistris – Le chiedo di voler convocare, con cortese urgenza, un incontro in Prefettura, per affrontare con tutte le parti interessate la questione del Porto di Napoli e per valutare quali azioni risolutive intraprendere”.
Intanto a Salerno i presidenti delle associazioni delle categorie produttive della provincia di Salerno hanno sottoscritto una lettera/documento per esprimere la loro contrarietà all’accorpamento all’Autorità portuale di Napoli. La missiva è indirizzata al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e al presidente della Regione Campania.
La lettera/documento, proposta da Assotutela, è stata condivisa e sostenuta dal presidente della Camera di Commercio di Salerno e dai presidenti provinciali di Aies/Ance, Assoagenti, Assospedo, Casartigiani, Cia, Cidec, Cna, Coldiretti, Compagnia delle Opere, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Fai, Unimpresa, Claai, Confagricoltura.
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