Colpo di scena (ennesimo) in Scelta Civica-Cittadini per l’Italia: la direzione nazionale che si è riunita ieri 28 luglio 2016 ha confermato la fiducia al segretario Enrico Zanetti ( costretto alla fuga dopo l’ultima direzione nazionale) e alla linea politica che prevede l’intesa con il gruppo di Ala di Denis Verdini. Tre le decisioni contenute nel dispositivo approvato ieri 28 luglio 2016 dalla direzione: congresso anticipato a settembre, processo di aggregazione con l’area moderata e costituzione di un nuovo gruppo parlamentare. Sul voto finale l’ombra del sospetto. Dalla votazione sarebbe stato escluso il deputato napoletano Giovanni Palladino mentre ha partecipato alla votazione Michele Schiano di Visconti, consigliere regionale della Campania e neocommissario di Scelta Civica-I Cittadini per l’Italia. Durissimo il commento di Palladino a retenews24 sulla vicenda: “Enrico Zanetti ha tentato ieri l'ennesimo colpo di mano ma gli è andata male, in sedici abbiamo abbandonato la direzione nazionale di Scelta Civica''. “Ieri lui ed alcuni suoi 'sostenitori' hanno cercato di escludere me ed altri miei colleghi dalla direzione, con motivazioni smentite da un parere dei probiviri che abbiamo inutilmente mostrato alla presidenza. Che immagine triste offrono ai cittadini'. “Questa vicenda continuerà nelle aule di tribunale, per ristabilire la verità dei fatti, qualora a Zanetti non sia ancora chiara. “La verità dei fatti è che il
viceministro cerca di ostacolare chi si contrappone al suo obiettivo: portare Ala e i verdiniani in maggioranza. Un progetto che ci vede ostili perché noi non ragioniamo per meri interessi personali ma per portare avanti un progetto, il progetto che io e gli altri fondatori di Scelta Civica abbiamo sostenuto fin da subito per risollevare l'Italia in un momento di crisi. Zanetti continui a combattere a colpi di regolamenti e statuti, su questo sarà sconfitto. Intanto è già stato sconfitto nella fiducia dei suoi pochi elettori (parlano chiaro i suoi ultimi risultati elettorali!), una operazione di trasformismo politico così evidente non sarà perdonata da chi ha votato un progetto che invece, nelle forme e nelle modalità più adeguate, proseguirà con noi”. "Il documento dei probiviri chiarisce anche un altro aspetto, come si legge: 'per il commissariamento di una struttura territoriale è richiesta una maggioranza rafforzata, ossia la maggioranza assoluta, costituita da almeno la metà più uno dei componenti la direzione nazionale'. Non c'è bisogno di aggiungere ulteriori commenti, i numeri parlano da soli. La maggioranza assoluta non c'è mai stata quindi anche in Campania credo sia meglio attendere prima di dichiarare vittoria con toni trionfalistici. Fatta chiarezza, vorrei tornare quanto prima a ragionare di temi che interessano i cittadini, queste battaglie legali non mi appassionano e non sono certo quello che gli elettori si aspettano danoi”.