L’operazione per riportare i comandati ( amici, comparielli, mogli e parenti ) in Consiglio regionale della Campania è’ contenuta nell’articolo 26 ( comma 5 ) del collegato alla legge di stabilità della Regione Campania in votazione oggi 16 marzo 2o16 alle 16, 30. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca tenta il blitz: la norma del collegato alla legge finanziaria elimina,infatti, la distinzione tra personale dipendente del Consiglio e quello di ente strumentale o società partecipata, equiparando le diverse figure. Un escamotage che consentirebbe agli organismi dell’assemblea regionale ( commissione, ufficio di presidenza e comsiglieri) di arruolare nei propri staff i dipendenti dell’universo di società partecipate. L’ex giunta regionale della Campania guidata da Stefano Caldoro aveva eliminato il ricorso ai comandi negli uffici del Consiglio regionale per contenere la spesa. Con il neogovernatore De Luca l’improvvisa retromarcia.
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