L’inchiesta della Dda di Napoli sulle elezioni comunali del 2015 a Casavatore rischia di sporcare le primarie del pd Napoli in programma il prossimo 6 marzo. L’ipotesi di reato formulata dagli inquirenti e’ di voto di scambio aggravato dal metodo mafioso. Oltre a promesse di soldi, posti di lavoro, buoni pasto e generi alimentari per ottenere voti. L’indagine riguarderebbe il sindaco Lorenza Orefice e il candidato che lo ha sfidato Salvatore Silvestri alle elezioni del 2015, membri del consiglio comunale e il comandante della polizia municipale locale. Gli avvisi sarebbero arrivati anche ad alcuni presunti membri del clan camorristico Ferone, affiliato alle famiglie Amato-Pagano. In tutto sono 15 gli avvisi emessi dalla Dda di Napoli sul comune di Casavatore. Salvatore Silvestri sarebbe stato fotografato in compagnia del ministro della Giustizia Andrea Orlando e della candidata del pd alle primarie Valeria Valente. Sul caso Casavatore interviene il segretario regionale del Pd Assunta Tartaglione: Massima fiducia nell’operato della magistratura e auspica che si faccia al più presto chiarezza sulla vicenda”. “Se le accuse dovessero essere confermate si tratterebbe di un quadro inquietante – sottolinea Tartaglione – Per quanto riguarda Salvatore Silvestri, che era candidato sindaco per il Pd a Casavatore, a nome della segreteria regionale auspico che lo stesso proceda ad autosospendersi dal partito o saranno gli organismi di partito preposti a provvedere in tempi rapidi a espletare le procedure per la sospensione in via cautelativa”. “Nella vicenda di Casavatore – conclude il segretario regionale – come Partito democratico prendiamo le distanze da ogni sospetto di collusione e non arretriamo di un centimetro nel tenere sempre alto il vessillo della legalità in tutti i territori della nostra regione. In questo percorso, che in una realtà come la Campania può presentare numerosi e complessi ostacoli, non guardiamo in faccia nessuno”. CONTINUA A LEGGERE
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