La cannella ha innumerevoli proprietà benefiche: è un antiossidante, ha proprietà antibatteriche, antisettiche, stimolanti e digestive. Aiuta a dimagrire e, da una ricerca condotta dal Rush University Medical Center (Usa) sui topi, ha anche effetti sulla memoria, migliorandola, e può aiutare nella cura dei danni cerebrali.
La ricerca pubblicata sul Journal of Neuroimmune Pharmacology condotta su topi da laboratorio da Kalipada Pahan, ricercatore principale dello studio, e Floyd A. Davis, professore di neurologia alla Rush, hanno dimostrato che la spezia ha effetti sull’ippocampo, una piccola parte del cervello che genera, organizza e immagazzina la memoria. I ricercatori hanno scoperto che l’ippocampo di studenti con difficoltà di apprendimento ha meno CREB (una proteina coinvolta nella memoria e nell’apprendimento) e più Alpha5 subunità del recettore GABAA o GABRA5 (una proteina che inibisce la conduttanza nel cervello) dei buoni studenti.
I topi sottoposti alla ricerca sono stati nutriti con cannella in polvere che i loro corpi hanno metabolizzato in benzoato di sodio, una sostanza chimica utilizzata come trattamento farmacologico nei danni cerebrali. Quando il benzoato di sodio è entrato nel cervello dei topi, è aumentata la proteica CREB, diminuito il GABRA5 e stimolato la plasticità (capacità di cambiare) dei neuroni dell’ippocampo.
Questi cambiamenti, a loro volta hanno portato ad un miglioramento della memoria e l’apprendimento tra i topi. La cannella può anche aiutare contro il morbo di Parkinson, una malattia neurodegenerativa devastante, che colpisce in maggioranza le persone anziane, ma non solo, nel 15 per cento dei casi è diagnosticata anche a pazienti di età inferiore ai 50 anni. Come detto la cannella è metabolizzata dal fegato in benzoato di sodio, un farmaco utilizzato nel trattamento dei difetti metabolici epatici associati a iperammoniemia e anche ampiamente usato come conservante alimentare grazie al suo effetto igienizzante.