E’ allarme influenza, quest’anno, secondo i medici di famiglia che raccomandano: “Vaccinarsi al più presto è più che mai importante”. Un invito rivolto agli italiani sempre più in fuga dal vaccino: si protegge da questa malattia stagionale ormai meno del 20% e tra gli anziani la percentuale è scesa dal 70% a meno del 50%. Intanto il nuovo virus influenzale del ceppo A/H3 è già arrivato, sbarcato in gommone dalla Libia, e minaccia di mettere in anticipo a letto 6 milioni di italiani. Questa volta molti in piena età lavorativa, tra i 50 e 60 anni, avvertono i medici di famiglia riuniti a Chia Laguna per il congresso nazionale della Fimmg.
“A far prevedere un’ondata influenzale più pesante del solito sono due fattori – spiega Tommasa Maio, segretario nazionale Fimmg Continuità assistenziale e che nel sindacato si occupa dei piani vaccinali – Il primo è il largo anticipo con cui quest’anno, già a fine agosto, è stato isolato il virus in un bambino nato in Marocco e proveniente dalla Libia. Fatto questo che ne prefigura una più ampia diffusione, soprattutto tra le persone non ancora vaccinate”.
“In secondo luogo – prosegue Maio – i virus A/Hong Kong (H3N2) e B/Brisbane, isolati dall’Istituto superiore di sanità (Iss), contengono piccole mutazioni che predispongono a una maggiore circolazione dell’influenza. Questo perché né i bambini, né le persone a rischio che solitamente si vaccinano possiedono gli anticorpi che fungono da barriera alla malattia”. I sintomi sono sempre gli stessi – infezioni alle vie respiratorie, con tosse e mal di gola, febbre anche alta, mal di testa e dolori alle articolazioni – e l’anno scorso hanno costretto a letto i pazienti in media per 6 giorni.