Consigliere Marciano in che modo ha organizzato la sua campagna elettorale e come la sta vivendo?
Sono candidato in un collegio molto ampio, dalla realtà complessa di Bagnoli e dell’area flegrea, a Posillipo, al cuore di Napoli che va da Mergellina a Piazza Garibaldi passando per i Quartieri Spagnoli, la Sanità, i Decumani, Forcella, il Borgo Orefici, Piazza Mercato, fino a Chiaiano. Tanti luoghi con la loro ricchezza di storia, di lavoro, di umanità e di contraddizioni. Sto incontrando tante realtà e anche al tempo dei social preferisco guardare le persone negli occhi e stringere mani. Ho scelto di non aprire comitati elettorali ma utilizzare al meglio le sedi del PD.
Quali saranno le sue prime azioni qualora dovesse essere eletto in Parlamento?
C’è un tema enorme che riguarda quel “debito”, per usare le parole di Papa Bergoglio, che politica e istituzioni hanno verso le giovani generazioni. Alcune misure del governo nazionale hanno già avuto una loro efficacia. Bisogna insistere e continuare ad investire sui giovani e le nuove tecnologie, penso ad esempio alla realizzazione a Napoli del primo Hub dell’Innovazione. Occorre investire nelle infrastrutture immateriali, istruzione, formazione, accesso alla conoscenza, che significa anche destinare risorse per tenere aperte le scuole in orario prolungato. Ancora penso a grandi interventi infrastrutturali da attuare attraverso un Piano di Rigenerazione Urbana che riesca a coniugare il miglioramento qualitativo del tessuto urbano insieme al recupero dei servizi essenziali per il cittadino: mobilità, cura delle strade, aree verdi, illuminazione pubblica.
Qual è la ricetta del Partito Democratico contro la povertà?
Il partito democratico attraverso le azioni del Governo Gentiloni, ha messo in campo importanti misure di contrasto alla povertà come il REI, il reddito di inclusione. Stiamo parlando di 1,845 miliardi di euro con un aumento progressivo di 300, 700 e 900 milioni rispettivamente per gli anni 2018, 2019 e 2020. E’ una misura dal carattere universale, composto da un beneficio economico erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica e un progetto personalizzato di attivazione ed inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà. Risorse concrete, per le famiglie in difficoltà. Dunque non un intervento spot, ma stiamo parlando di una misura strutturale contro marginalità e povertà.
Un appello al voto. Perché un cittadino dovrebbe votare lei e il Partito Democratico?
La mia esperienza politica arriva da lontano, da quando al liceo partecipavo alla costituzione dell’Associazione degli studenti napoletani contro la camorra. In questi anni come Consigliere Regionale, ho sempre lavorato con serietà e dedizione, nel rispetto del mandato affidatomi. Diversi sono i provvedimenti a mia firma e approvati all’unanimità dall’assemblea Regionale: dalla legge per il contrasto ai fenomeni del mobbing, a quella che prevede borse di studio per i figli delle vittime di incidenti mortali sul lavoro, dal contributo ai giovani professionisti per avviare e rafforzare le proprie attività, alla legge per la regolarizzazione degli impianti serricoli e per la tracciabilità di tutta la filiera produttiva del pane, fino alla legge a favore dell’impresa sociale e cooperativa. In ultimo è in discussione in Consiglio Regionale una mia proposta di legge per individuare un sostegno socio educativo per i figli di vittime di reati intenzionali violenti. Votare per il Partito Democratico significa non interrompere la straordinaria stagione di riforme che i Governi Renzi e Gentiloni hanno messo in campo. Significa sostenere il mercato del lavoro, le importanti conquiste sul terreno dei diritti civili, la riforma della scuola, il diritto alla salute, il diritto all’inclusione sociale.