Retenews24 incontra Lucio Mauro dell’associazione “Cittadinanza attiva in difesa di Napoli”. Ecco l’intervista concessa al nostro giornale
Dottore, ci può spiegare perché nasce quest’associazione e qual è il suo scopo.
L’Associazione è nata il 4 ottobre 2012, con atto costitutivo notarile, per iniziativa di una ventina di “sognatori” e conta attualmente circa 200 soci effettivi. Fu un’iniziativa quasi spontanea per sviluppare proposte nell’interesse della città e non dei partiti e dei loro uomini. L’esperienza degli anni successivi ci ha dato ragione perché oggi si può dire che siamo l’unica autentica opposizione ad un’amministrazione deludente e alternativa ad un’opposizione politica inesistente.
Un gruppo su Facebook con quasi 18 mila cittadini, stimolati dal comune obiettivo di recuperare la vivibilità di Napoli. E’ possibile tutto ciò?
Sarebbe possibile se le tante persone deluse abbandonassero la tastiera e si affiancassero a noi nel fare una vera e concreta attività civica. E’ un obiettivo molto ambizioso ma di difficile realizzazione finché non si rinuncerà al principio, tanto sentito non solo tra i napoletani ma anche nell’intero popolo italiano, del NIMBY: “not in my backyard”, ovvero della coltivazione del proprio orticello. Ma noi continuiamo a sperare che finalmente ci si svegli dal letargo.
Cosa ne pensa dell’amministrazione guidata dal sindaco Luigi de Magistris? Ha avuto modo di incontrarlo per discutere dei tanti problemi trattati nel gruppo?
L’amministrazione de Magistris secondo la nostra opinione è letale per Napoli, ha praticato l’eutanasia ad una città ridotta in coma da 20 anni di bassolinismo. Gran parte del suo tempo è stata dedicata ad un culto forsennato della personalità. Abbiamo perso il conto delle cittadinanze onorarie, degli eventi personalizzati, delle inaugurazioni a cui ha presenziato, ma stimiamo che le fotografie ed i selfies in giro sul web non siano lontane dall’impressionante numero di 50.000. D’altro canto, quando un sindaco trova 850 milioni di disavanzo e 1,5 miliardi di debiti, viene poi “salvato” da un piano di riequilibrio finanziario che gli ha accordato 1,5 miliardi di euro e nel giro di appena due anni non solo si trova con lo stesso disavanzo ma porta i debiti a oltre 2,5 miliardi (facendo intanto fallire Bagnolifutura, Napoli Sociale, Terme di Agnano, portando ANM e CAAN al prefallimento del concordato preventivo e riducendo ASIA e ABC alla canna del gas), non credo ci sia molto da aggiungere. Incontrare De Magistris per discutere dei tanti problemi? Impossibile un incontro con una persona che afferma di avere “un ruolo mondiale” (lo ha dichiarato sui giornali): che impedisce qualsiasi confronto che si ridurrebbe – come in effetti avviene su tutti i giornali e in tutte le trasmissioni radiotelevisive in cui interviene – ad uno sterile soliloquio.
I movimenti, le associazioni, le organizzazioni civiche potrebbero favorire, nella relazione con le istituzioni una partecipazione più efficace e costruttiva dei cittadini?
Sicuramente sì, ed è ciò che da qualche mese stiamo portando avanti silenziosamente.
Avete delle iniziative in programma?
Molte iniziative, ma ci deve essere consentita una pudica riservatezza sull’argomento: in qualsiasi battaglia, la migliore garanzia di successo è la sorpresa.