Felice Iossa, storico esponente del Partito Socialista e leader dell’associazione Socialisti e Democratici nel Pd assieme a Marco Di Lello, analizza in un’intervista a retenews24 il voto delle primarie che hanno sancito la vittoria di Valeria Valente contro Antonio Bassolino, Marco Sarracino e Antonio Marfella.
Alla fine vince Valente, siete contenti voi socialisti?
La vittoria di Valeria Valente alle primarie del Pd a Napoli è un fatto straordinario. Non era una vittoria scontata. Con lei si affaccia una nuova classe dirigente, che, adesso, ha il dovere di cambiare il corso delle cose.
Come si cambiano?
Deve attuar una rivoluzione, presentando una squadra che deve ispirarsi a criteri di merito e capacità, e non di fedeltà come è stato nel passato. La gente deve avvertire che spira un nuovo vento di rinnovamento sulla città di Napoli.
Si può battere il sindaco di Napoli Luigi De Magistris
L’impresa è difficile ma possibile battere de Magistris. La grande partecipazione al consenso ha legittimato Valeria come leader politico, ha battuto un politico di razza, un uomo che ha fatto la storia negli ultimi 20 anni e che anche in questa tornata ha dimostrato sua forza e capacità.
E ora cosa si fa con Bassolino?
Un patrimonio che non può essere disperso. Ora la sua esperienza e saggezza siano al servizio di un progetto di profondo cambiamento della società napoletana. Napoli non può essere più isolata.
Il rinnovamento con il contributo dei Socialisti?
Quello di Socialisti e Democratici è stato un contributo determinate per la vittoria di Valente. E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Nonostante un antico rapporto con Bassolino, abbiamo ritenuto di investire sul futuro, sul rinnovamento, su una nuova prospettiva per dare a Napoli, una nuova classe dirigente. La nostra missione è uscire dallo statalismo degli ultimi tempi. Non sarà semplice, ci vogliono idee e proposte, perché il Mezzogiorno deve camminare con le proprie gambe.
Fondamentale sarà il ruolo di Renzi?
Renzi deve scendere in campo anche in questa città mettere la faccia, sostenere Valente e il nuovo gruppo dirigente, perché è una occasione per dimostrare coraggio. Napoli deve ritornare a essere capitale del mezzogiorno e riferimento europeo. CONTINUA A LEGGERE
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