La rivista Fortune come ogni anno ha stilato la classifica delle 50 donne più potenti al mondo dell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa), che quest’anno include anche Oceania e Asia (ad esclusione degli Usa). Nell’elenco figurano anche due volti italiani, Ornella Barra e Marina Berlusconi.
A guidare la classifica di Fortune è Ana Botin, 55enne presidente del Banco Santander ma anche Arundhati Bhattacharya, presidente della State Bank of India, 60 anni, e Isabelle Kocher, 49 anni, ceo della francese Engie, rispettivamente al secondo e terzo gradino del podio della classifica.
L’italiana Ornella Barra, 62enne co-direttore operativo di Walgreens Boots Alliance (il colosso di drugstore di farmaci e wellness guidato da Stefano Pessina) si posiziona al decimo posto della classifica, mentre Marina Berlusconi, figlia dell’ex premier Silvio Berlusconi e presidente di Mondadori e Fininvest, è collocata al 49esimo gradino.
“Barra – scrive il magazine – ha ottenuto un’altra promozione a giugno, la terza in tre anni, e ha iniziato la sua carriera come farmacista, costruendo la sua piccola azienda, prima di fonderla con quella di Pessina negli anni Ottanta. Insieme continuarono a costruire il loro business, e centinaia di accordi più tardi la loro compagnia ha raggiunto la 47esima posizione della classifica di Fortune delle 500 aziende globali”.
Situazione differente per la figlia dell’ex premier, la 50enne Marina. Secondo il magazine Usa Berlusconi “sta faticando per consolidare l’impero di famiglia nei media e nell’intrattenimento mentre deve affrontare la crescente competizione nel settore. Ora – scrive la rivista – Marina si sta concentrando per ridurre il debito del gruppo di 5 miliardi di dollari in ricavi, a partire dalla vendita del Milan, il gravoso football club comprato dal padre nel 1986 e venduto a investitori cinesi per 852 milioni di dollari”.