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Società

La scoperta choc, ecco cosa succede ai geni contenuti nel Dna dopo la morte

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177  pietro di marco condividi 

 

I geni contenuti nel Dna possono sopravvivere alla morte. Rimangono, infatti, attivi per i quattro giorni successivi al decesso. Ad affermarlo è uno studio rivoluzionario dell'University of Washington di Seattle, descritto sulla rivista Science. I test, secondo quanto riportato, sono stati effettuati su pesci e topi da laboratorio.

"Questo studio permette di scoprire molte cose sulla vita studiando la morte", ha detto il microbiologo Peter Noble, autore principale dello studio. Dalle analisi è emerso che i geni hanno "incrementato" la loro attività nelle 24 ore successive alla morte degli animali, per poi spegnersi gradualmente nel giro di 2-4 giorni.

I geni "highlander" rivestono una grande importanza secondo gli studiosi, in quanto possiedono le informazioni necessarie all'organismo per contrastare le infiammazioni e risvegliare il sistema immunitario. La scoperta ha riservato inoltre non poche sorprese ai ricercatori: "Abbiamo osservato un risveglio - ha spiegato Noble - anche di quei geni responsabili della crescita dell'embrione. Il fatto che vengano riattivati dopo la morte può dipendere dal fatto che l'attività cellulare embrionale è molto simile a quella presente nei cadaveri".

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