Dopo un lungo viaggio di quasi 3 miliardi di chilometri la sonda Juno, che ha a bordo 9 strumenti scientifici tra cui 2 italiani, ha inviato a terra le prime immagini del gigante gassoso Giove, suo target di studio e osservazione. Negli scatti, effettuati il 10 luglio a 4,3 milioni di km di distanza, è visibile il pianeta più grande del Sistema Solare e tre dei suoi satelliti naturali più grandi (Io, Europa e Ganimede). Le foto mostrano alcune delle caratteristiche bande colorate presenti nell’atmosfera di Giove, tra cui la Grande Macchia Rossa.
L’invio dei primi dati rappresentava un momento fondamentale della missione: “Questa foto della JunoCam indica che la sonda è sopravvissuta al primo passaggio attraverso l’ambiente di Giove caratterizzato da estreme radiazioni senza complicazioni,” ha spiegato Scott Bolton, principal investigator della missione. “Non vediamo l’ora di vedere le prime immagini dei poli di Giove“.
La sonda ora sta proseguendo il suo graduale avvicinamento all’atmosfera gioviana con una serie di lunghe orbite concentriche (la prima durerà 54 giorni) e dovrebbe attivare il 27 agosto la fotocamera ad alta risoluzione. La missione ha lo scopo di studiare Giove per almeno 20 mesi. Uno dei principali obiettivi sarà studiare l’atmosfera e la composizione interna del pianeta gigante che con la sua mole ha condizionato l’evoluzione dell’intero Sistema Solare.