Per i pazienti asmatici, aggiungere integratori di vitamina D al trattamento standard può ridurre il rischio di attacchi gravi e, di conseguenza, il numero dei ricoveri ospedalieri. Lo dimostrano uno studio condotto da ricercatori della Queen Mary University di Londra, nel Regno Unito, i cui risultati sono stati presentati al congresso internazionale 2016 della European Respiratory Society.
Dispnea, mancanza di respiro, tosse e dolore toracico e senso di oppressione sono i tipici problemi causati dall’asma, malattia per la quale non esiste una cura, pur se i farmaci possono aiutare a gestire i sintomi. I ricercatori, guidati da Adrian Martineau, hanno fatto una revisione di ricerche precedenti in materia e preso in considerazione i dati di nove studi a cui avevano partecipato complessivamente oltre mille tra adulti e bambini. La maggior parte dei pazienti aveva asma da moderata a grave e ha continuato il trattamento standard. Il rischio di ricovero ospedaliero o visita al pronto soccorso a causa di attacchi è risultato ridotto dal 6 per cento al 3 per cento in chi assumeva integratori di vitamina D per via orale.
Inoltre risultava ridotta anche la necessità di un trattamento con steroidi per attacchi acuti. Di contro non si sono registrati effetti collaterali gravi. “Non è chiaro però se la vitamina D possa ridurre il rischio in tutti i pazienti, o se questo effetto riguardi solo coloro che presentano bassi livelli di vitamina D”, commenta Martineau.
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