“Messi, non te ne andare”. L’Argentina si mobilita per trattenere il suo numero 10 che ha minacciato di abbandonare la Seleccion dopo la delusione avvenuta in Coppa America. Una vera e propria manifestazione pro Messi. Migliaia di tifosi argentini hanno sfidato la pioggia e il freddo e sono scesi in strada per chiedere al loro fuoriclasse di ripensarci e non lasciare la nazionale. Circa in tremila si sono ritrovati all’Obelisco di Buenos Aires per manifestare il proprio appoggio a Messi, un sit-in organizzato via social con l’hashtag #LioNoTeVayas (“Leo, non te ne andare”), con adulti e bambini a indossare la maglia della Seleccion. «Siamo venuti con mamma e papà per chiedere a Messi di non andarsene e dirgli che gli vogliamo bene, che per favore torni in nazionale» le parole ad “As” di Joaquin Gomez, 9 anni. Non sono mancati cori e striscioni e il numero 10 del Barcellona, che sta trascorrendo qualche giorno di vacanza alle Bahamas, non sarebbe rimasto indifferente a queste prove d’affetto. Anzi, stando a “La Nacion”, avrebbe già deciso di indossare ancora la maglia albiceleste. «Tornerà, il Mondiale in Russia è la sua ossessione», avrebbe garantito un suo compagno di nazionale, la cui identità è rimasta anonima, dopo aver parlato con Messi. Non sarà però un ritorno immediato: di sicuro salterà le prossime due partite di qualificazione mondiale, in programma a settembre, contro Uruguay e Venezuela, da vedere se si rimetterà a disposizione per le partite di ottobre (Perù e Paraguay) o novembre (Brasile e Colombia). L’Argentina, dunque, si è mobilitata per non trattenere il suo campione.
"Un giorno di mestizia e tristezza per il nostro Paese. Il primo pensiero va ai connazionali in Bangladesh". Lo ha detto il presidente della Figc, Carlo Tavecchio