La cipolla è un forte antibatterico e antivirale, come l’aglio del resto. Ma attenti a lasciarli all’aperto una volta tagliati.
Nella pratica questi alimenti attirano verso di sé batteri e virus. Una cipolla aperta, anche per un sola notte, assorbe tutti i batteri nell’ambiente circostante, anche se lasciata in frigo, e soprattutto se è cotta
Mangiarla il giorno seguente può causare intossicazioni batteriche nello stomaco, o problemi di digestione più o meno gravi.
Tuttavia, vi è l’altra faccia della medaglia, grazie alla funzione della cipolla come calamita per i batteri.
Vi è chi sostiene, che cipolle possono assorbire e contenere non solo i virus, come quelli che causano l’influenza, ma anche i batteri che causano altri tipi di malattie. In seguito ad un avvenimento divenuto famoso nel 1919, un medico americano, in un periodo di pestilenza, una famiglia era rimasta sana, posizionando cipolle ed aglio nelle stanze.
Il medico analizzò le cipolle ed erano piene di
virus e batteri.
I biologi dicono che è completamente impossibile che le cipolle possano attrarre il virus dell’influenza come un insetticida elettrico cattura le mosche.
Tuttavia concordano che sia l’aglio che le cipolle impiegano i loro effetti sulla salute dell’uomo attraverso proprietà differenti, incluso antiossidanti, anti infiammatorie e antibatteriche. I composti organici dello zolfo in queste spezie bloccano gli agenti ossidanti, inibiscono l’ossidazione degli acidi grassi, di conseguenza prevengono la formazione di agenti infiammatori e inibiscono la crescita dei batteri con l’interazione degli enzimi che contengono i solfuri.
Per cui è certamente bene farne uso per combattere i malanni, ma non mangiarle dopo averle lasciate aperte il giorno primo, perchè diventerebbero pericolose.
Se poi decidete di posizionarle per casa affinchè attirino batteri e virus, sappiate che dovrete sopportare il cattivo odore, ma non vi è certezza scientifica sulle sue proprietà di "calamita".