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L’ASSESSORE “INAGIBILE”: CIRO BORRIELLO IN UNA CITTA’ NORMALE SI SAREBBE GIA’ DIMESSO

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Inagibile, chiuso. E’ toccato ieri al Pala Vesuvio, palazzetto dello sport di Ponticelli: una volante della Polizia arriva, notifica l’ordinanza della Procura della Repubblica, fa uscire i ragazzi che si stavano dedicando alle attività sportive e chiude l’impianto. Tutti a casa: addio basket, addio pallavolo, addio arti marziali. Nel maggio scorso i Vigili del Fuoco avevano intimato al Comune di eseguire delle opere di messa in sicurezza: termine, 180 giorni. Queste opere, però, non sono state effettuate e quindi porte sbarrate e arrivederci a chi sa quando: un brutto colpo per un quartiere che sconta già i mille problemi di una periferia abbandonata a se stessa.

Era toccato, nelle scorse settimane, al Pala Barbuto: chiuso per inagibilità con la Cuore Napoli Basket, società di serie B, costretta a emigrare. Stessa sorte per le piscine della Mostra d’Oltremare, mentre lo stadio Collana è al centro di una vera e propria bufera con un braccio di ferro tra Regione Campania e Comune di Napoli. Per non parlare dello Stadio San Paolo, le cui condizioni sono (purtroppo) note a tutti, così come la querelle infinita tra Comune di Napoli e società.

Lo sport a Napoli è in sostanza moribondo, nell’attesa che le Universiadi in programma in Campania e a Napoli nel 2019 portino con sé la prevista pioggia di milioni per ristrutturare gli impianti. E il Comune?

Le risposte dell’assessore allo Sport, Ciro Borriello, sono un ritornello: faremo, diremo, abbiamo già stanziato dei soldi, la situazione non era tanto tragica da obbligare alla chiusura degli impianti. E non manca chi – da Palazzo San Giacomo – fa filtrare l’ipotesi che i Vigili del Fuoco abbiano dichiarato (non si capisce perché) guerra all’amministrazione comunale. In una città “normale”, l’assessore allo Sport avrebbe già rassegnato le dimissioni. Per inagibilità.

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