Cancro al seno: Nelle donne che hanno consumato più frutta e verdura in adolescenza si riduce il rischio di carcinoma della mammella dopo la menopausa
Questa analisi della coorte del Nurses’ Health Study ha esaminato un’ipotesi non definitivamente verificata negli anni: la presenza di un effetto protettivo, nei confronti del cancro della mammella, associato ad un consumo regolare e sostenuto di frutta e verdura.
Finora, inoltre, la maggior parte degli studi ha valutato donne oltre i 45 anni, vale a dire in una fascia d’età nella quale il tessuto mammario presenta una differente vulnerabilità all’effetto sia dei potenziali carcinogeni, sia dei potenziali protettori, rispetto all’età giovanile o adolescenziale.
L’analisi attuale ha invece considerato i consumi di frutta e verdura nel corso dell’adolescenza (13-18 anni) e a 30-40 anni, correlandoli con le diagnosi di carcinoma mammario in età pre e post-menopausa.
È così emerso che un maggior consumo di frutta nell’adolescenza (poco meno di 3 porzioni al giorno) si associa a una riduzione significativa del rischio di carcinoma mammario a qualunque età, dell’ordine del 25% circa, rispetto al consumo di mezza porzione al giorno nella stessa fase della vita.
Inoltre, alti livelli di assunzione di frutta e verdura ricche di alfa-carotene, in età adulta (30-40 anni), è risultato associato alla riduzione del rischio di sviluppare questo tumore negli anni successivi.
L’analisi ha infine precisato che, in adolescenza, la scelta dovrebbe privilegiare banane, mele e uva, mentre per le 30-40enni sono da preferire le arance (frutto intero) e, tra le verdure, i cavoli.
fonte: Nutrition-fondation.it